La tutela si è fermata un centimetro sotto il tetto, un centimetro oltre la recinzione, come se il valore di un bene non fosse anche l’essere inserito in un determinato ambiente, territorio, paesaggio. Anche all’interno dei musei, luoghi recintati della cultura, la situazione non offre la possibilità di commenti positivi. Numerose le strategie di difesa del patrimonio e di ogni testimonianza di civiltà che si sono succedute nel tempo dell’Italia unita, dalla legge Bottai del 1939, alla stagione negli anni Sessanta della propositiva commissione guidata da Francesco Franceschini , dalla nascita del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico nel 1969 alla banca dati più ampia del mondo posseduta dall’Italia, al recente codice dei Beni Culturali , eppure rubare e saccheggiare, disperdere e manomettere, è tuttora facile e nessuno paga. Oggi ai musei si chiede un ruolo più attivo nell’educazione e formazione dei visitatori, l’originaria e tuttora importante funzione museale. Occorre resettare l’immagine e la struttura della fruizione museale per fare di ogni visita un’esperienza piacevole. Non possono essere solo i conservatori dei beni, devono rinnovarsi continuamente, impegnarsi nel promuoversi, nel comunicare e nell’attrarre per meglio incidere sulla società, alimentare la crescita civile e politica del pubblico, guidarlo nell’apprendimento, aiutarlo a ristabilire la propria, inconfondibile, identità.

Cultura che vive / M.PIGOZZI. - In: INTRECCI D'ARTE. - ISSN 2240-7251. - ELETTRONICO. - 2:(2013), pp. 1.1-1.5.

Cultura che vive

PIGOZZI, MARINELLA
2013

Abstract

La tutela si è fermata un centimetro sotto il tetto, un centimetro oltre la recinzione, come se il valore di un bene non fosse anche l’essere inserito in un determinato ambiente, territorio, paesaggio. Anche all’interno dei musei, luoghi recintati della cultura, la situazione non offre la possibilità di commenti positivi. Numerose le strategie di difesa del patrimonio e di ogni testimonianza di civiltà che si sono succedute nel tempo dell’Italia unita, dalla legge Bottai del 1939, alla stagione negli anni Sessanta della propositiva commissione guidata da Francesco Franceschini , dalla nascita del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico nel 1969 alla banca dati più ampia del mondo posseduta dall’Italia, al recente codice dei Beni Culturali , eppure rubare e saccheggiare, disperdere e manomettere, è tuttora facile e nessuno paga. Oggi ai musei si chiede un ruolo più attivo nell’educazione e formazione dei visitatori, l’originaria e tuttora importante funzione museale. Occorre resettare l’immagine e la struttura della fruizione museale per fare di ogni visita un’esperienza piacevole. Non possono essere solo i conservatori dei beni, devono rinnovarsi continuamente, impegnarsi nel promuoversi, nel comunicare e nell’attrarre per meglio incidere sulla società, alimentare la crescita civile e politica del pubblico, guidarlo nell’apprendimento, aiutarlo a ristabilire la propria, inconfondibile, identità.
2013
Cultura che vive / M.PIGOZZI. - In: INTRECCI D'ARTE. - ISSN 2240-7251. - ELETTRONICO. - 2:(2013), pp. 1.1-1.5.
M.PIGOZZI
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/191087
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