Il saggio mira a fornire un contributo allo studio degli illeciti civili a offensività diffusa, puntando l’attenzione sulla scarsa influenza esercitata dalle teorie giuseconomiche sulla pratica processuale. Il raffronto con il modello di azione di classe adottato oltreoceano stimola un’ulteriore riflessione su temi d’attualità per il giurista italiano, soprattutto alla luce delle prime applicazioni dell’art. 140-bis c. cons.: l’eliminazione della totalità degli utili conseguiti dal danneggiante mediante l’illecito; il controverso ancoraggio del quantum debeatur al livello di antigiuridicità/offensività della condotta lesiva o alla probabilità per il danneggiante di sottrarsi al sindacato giudiziale di responsabilità; la creazione di un fondo comune per la raccolta e la distribuzione dell’eventuale porzione ultracompensativa del risarcimento; la definizione della causa petendi nella fase di ammissibilità dell’azione collettiva e i suoi effetti sulla ricerca di una risoluzione della controversia su base transattiva. Temi, questi, che dimostrano come la partita della deterrenza nell'àmbito dei c.dd. torti di massa in Europa e in Italia sia tutt'altro che chiusa.

Azioni di classe e mass torts. A proposito di un dibattito statunitense sulla quantificazione del «danno alla società»

QUARTA, FRANCESCO
2013

Abstract

Il saggio mira a fornire un contributo allo studio degli illeciti civili a offensività diffusa, puntando l’attenzione sulla scarsa influenza esercitata dalle teorie giuseconomiche sulla pratica processuale. Il raffronto con il modello di azione di classe adottato oltreoceano stimola un’ulteriore riflessione su temi d’attualità per il giurista italiano, soprattutto alla luce delle prime applicazioni dell’art. 140-bis c. cons.: l’eliminazione della totalità degli utili conseguiti dal danneggiante mediante l’illecito; il controverso ancoraggio del quantum debeatur al livello di antigiuridicità/offensività della condotta lesiva o alla probabilità per il danneggiante di sottrarsi al sindacato giudiziale di responsabilità; la creazione di un fondo comune per la raccolta e la distribuzione dell’eventuale porzione ultracompensativa del risarcimento; la definizione della causa petendi nella fase di ammissibilità dell’azione collettiva e i suoi effetti sulla ricerca di una risoluzione della controversia su base transattiva. Temi, questi, che dimostrano come la partita della deterrenza nell'àmbito dei c.dd. torti di massa in Europa e in Italia sia tutt'altro che chiusa.
2013
Francesco Quarta
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