L’articolo approfondisce i requisiti di ammissibilità dei patti di non concorrenza del lavoratore nelle imprese non lucrative di utilità sociale. Dal confronto con talune esperienze straniere, specialmente quella statunitense, emergono non poche criticità operative, in particolare ove l’accordo miri a limitare la libertà del lavoratore di migrare da un ente non lucrativo a un altro. L’esegesi dell’art. 2125 c.c. s’intreccia con lo studio del decreto sull'impresa sociale, in particolare con l’art. 3, che fissa il divieto di distribuzione degli utili. Ma anche le condizioni per la sua deroga.
Francesco Quarta (2013). Patti di non concorrenza e impresa sociale. IL FORO NAPOLETANO, 2-3/2013, 557-573.
Patti di non concorrenza e impresa sociale
QUARTA, FRANCESCO
2013
Abstract
L’articolo approfondisce i requisiti di ammissibilità dei patti di non concorrenza del lavoratore nelle imprese non lucrative di utilità sociale. Dal confronto con talune esperienze straniere, specialmente quella statunitense, emergono non poche criticità operative, in particolare ove l’accordo miri a limitare la libertà del lavoratore di migrare da un ente non lucrativo a un altro. L’esegesi dell’art. 2125 c.c. s’intreccia con lo studio del decreto sull'impresa sociale, in particolare con l’art. 3, che fissa il divieto di distribuzione degli utili. Ma anche le condizioni per la sua deroga.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.