La ricerca proposta si prefigge di delineare il sistema tridimensionale di dispersione del sedimento del Bacino di Tracia (Turchia, Bulgaria, Grecia) come esempio di una categoria di bacini sedimentari ancora scarsamente compresi per quanto riguarda geometrie deposizionali e architetture stratigrafiche: i bacini da collasso post-orogenico. Il sincronismo tra fasi di subsidenza nel bacino e assottigliamento litosferico nei complessi metamorfici della Bulgaria meridionale e dell'Egeo settentrionale indicano infatti che il Bacino di Tracia è il risultato del collasso post-orogenico successivo alla collisione derivante dalla chiusura dell'oceano di Vardar-Izmir-Ankara. Il compito dell'Unità di Ricerca II (UR-II) sarà quello di integrare dati preesistenti di derivazione sia accademica che industriale con nuovi dati da acquisire in aree selezionate del Bacino di Tracia in territorio turco, per poi procedere -insieme alle Unità di Ricerca I e III e a collaboratori esterni- alla sintesi dei dati relativi all'intero bacino e al loro confronto con quelli derivanti da altri analoghi bacini sedimentari. Il progetto di ricerca svolto dall'U.R. II è focalizzato sull'analisi del sistema di dispersione del sedimento nel Bacino di Tracia in territorio turco e sulla sua evoluzione temporale. Tale obiettivo sarà raggiunto mediante l'integrazione di nuovi dati (calibrazione cronostratigrafica mediante datazioni radiometriche di orizzonti vulcanici e datazioni biostratigrafiche di livelli-guida silicoclastici, analisi delle petrofacies, ricostruzione delle architetture deposizionali) con dati preesistenti (stratigrafia sismica e da pozzo, rilevamento geologico-strutturale). Durante l'intera durata del progetto, le U.R. I, II e III lavoreranno a stretto contatto, in modo da sviluppare per la prima volta una visione integrata e coerente dell'architettura stratigrafica e del sistema di dispersione del sedimento alla scala dell'intero bacino. L'accesso, garantito da collaborazioni già avviate in Turchia sia in ambito accademico che industriale, ad una gran messe di dati riguardanti sia la superficie che il sottosuolo del Bacino di Tracia, opportunamente integrati da nuovi e mirati dati stratigrafici, sedimentologici, petrologici e radioisotopici, rappresenta un'occasione unica per delineare compiutamente il sistema di dispersione di questo bacino e contribuire alla caratterizzazione generale dei bacini da collasso orogenico. Dati preliminari indicano che la subsidenza iniziale (Ypresiano-Rupeliano inferiore) fu localizzata in piccoli depocentri delimitati da un sistema di faglie trascorrenti, probabilmente durante le fasi tardive della collisione, mentre la successiva subsidenza durante l'Oligocene risultò dal collasso generalizzato dell'orogene, in sintonia con i fenomeni di assottigliamento crostale evidenti in questo intervallo di tempo in tutta la regione egea settentrionale. Questa ipotetica evoluzione in due fasi -ancorché da verificare durante la ricerca proposta- potrebbe fornire un esportabile modello evolutivo generale per i bacini da collasso orogenico.

Il bacino sedimentario di Tracia (Eocene-Quaternario) in Turchia: architetture stratigrafico-deposizionali e sistemi di dispersione del sedimento nei bacini post-orogenici.

CAVAZZA, WILLIAM
2013

Abstract

La ricerca proposta si prefigge di delineare il sistema tridimensionale di dispersione del sedimento del Bacino di Tracia (Turchia, Bulgaria, Grecia) come esempio di una categoria di bacini sedimentari ancora scarsamente compresi per quanto riguarda geometrie deposizionali e architetture stratigrafiche: i bacini da collasso post-orogenico. Il sincronismo tra fasi di subsidenza nel bacino e assottigliamento litosferico nei complessi metamorfici della Bulgaria meridionale e dell'Egeo settentrionale indicano infatti che il Bacino di Tracia è il risultato del collasso post-orogenico successivo alla collisione derivante dalla chiusura dell'oceano di Vardar-Izmir-Ankara. Il compito dell'Unità di Ricerca II (UR-II) sarà quello di integrare dati preesistenti di derivazione sia accademica che industriale con nuovi dati da acquisire in aree selezionate del Bacino di Tracia in territorio turco, per poi procedere -insieme alle Unità di Ricerca I e III e a collaboratori esterni- alla sintesi dei dati relativi all'intero bacino e al loro confronto con quelli derivanti da altri analoghi bacini sedimentari. Il progetto di ricerca svolto dall'U.R. II è focalizzato sull'analisi del sistema di dispersione del sedimento nel Bacino di Tracia in territorio turco e sulla sua evoluzione temporale. Tale obiettivo sarà raggiunto mediante l'integrazione di nuovi dati (calibrazione cronostratigrafica mediante datazioni radiometriche di orizzonti vulcanici e datazioni biostratigrafiche di livelli-guida silicoclastici, analisi delle petrofacies, ricostruzione delle architetture deposizionali) con dati preesistenti (stratigrafia sismica e da pozzo, rilevamento geologico-strutturale). Durante l'intera durata del progetto, le U.R. I, II e III lavoreranno a stretto contatto, in modo da sviluppare per la prima volta una visione integrata e coerente dell'architettura stratigrafica e del sistema di dispersione del sedimento alla scala dell'intero bacino. L'accesso, garantito da collaborazioni già avviate in Turchia sia in ambito accademico che industriale, ad una gran messe di dati riguardanti sia la superficie che il sottosuolo del Bacino di Tracia, opportunamente integrati da nuovi e mirati dati stratigrafici, sedimentologici, petrologici e radioisotopici, rappresenta un'occasione unica per delineare compiutamente il sistema di dispersione di questo bacino e contribuire alla caratterizzazione generale dei bacini da collasso orogenico. Dati preliminari indicano che la subsidenza iniziale (Ypresiano-Rupeliano inferiore) fu localizzata in piccoli depocentri delimitati da un sistema di faglie trascorrenti, probabilmente durante le fasi tardive della collisione, mentre la successiva subsidenza durante l'Oligocene risultò dal collasso generalizzato dell'orogene, in sintonia con i fenomeni di assottigliamento crostale evidenti in questo intervallo di tempo in tutta la regione egea settentrionale. Questa ipotetica evoluzione in due fasi -ancorché da verificare durante la ricerca proposta- potrebbe fornire un esportabile modello evolutivo generale per i bacini da collasso orogenico.
2013
2011
William Cavazza
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