La storia della scienza insegna che le teorie interpretative dei fenomeni hanno carattere provvisorio, seguono l'evoluzione delle conoscenze e, almeno in parte, sono legate al contesto socio-culturale. Un esempio di tipo chimico-fisico è quello della fosforescenza inorganica. A partire dall'inizio del secolo XVII quando, nei pressi di Bologna, fu scoperta la baritina (solfato di bario), si sono susseguite varie teorie che hanno alimentato dispute scientifiche cui partecipò lo stesso Galileo . La scoperta della cosiddetta "Pietra di Bologna" e delle sue singolari proprietà è attribuita a Vincenzo Casciarolo, un calzolaio che praticava l'alchimia. Egli notò che il materiale ottenuto cuocendo la pietra su carbone (solfuro di bario) brillava nel buio, dopo essere stato esposto alla luce. Prima gli alchimisti, poi scienziati e letterati di varie parti d'Europa s'interessarono al fenomeno. L'articolo illustra le diverse teorie e riferisce alcune controversie che sorsero in merito, fino alle spiegazioni più attuali che comprendono il ruolo delle impurezze e la teoria delle bande. La vicenda induce a riflettere sia sulle dinamiche dello sviluppo scientifico che sull'attuale impostazione della didattica delle scienze.

M. Taddia (2004). Nascita e declino delle teorie chimiche. Il caso del Fosforo di Bologna. NUOVA CIVILTÀ DELLE MACCHINE, Anno XXII, 3, 13-25.

Nascita e declino delle teorie chimiche. Il caso del Fosforo di Bologna

TADDIA, MARCO
2004

Abstract

La storia della scienza insegna che le teorie interpretative dei fenomeni hanno carattere provvisorio, seguono l'evoluzione delle conoscenze e, almeno in parte, sono legate al contesto socio-culturale. Un esempio di tipo chimico-fisico è quello della fosforescenza inorganica. A partire dall'inizio del secolo XVII quando, nei pressi di Bologna, fu scoperta la baritina (solfato di bario), si sono susseguite varie teorie che hanno alimentato dispute scientifiche cui partecipò lo stesso Galileo . La scoperta della cosiddetta "Pietra di Bologna" e delle sue singolari proprietà è attribuita a Vincenzo Casciarolo, un calzolaio che praticava l'alchimia. Egli notò che il materiale ottenuto cuocendo la pietra su carbone (solfuro di bario) brillava nel buio, dopo essere stato esposto alla luce. Prima gli alchimisti, poi scienziati e letterati di varie parti d'Europa s'interessarono al fenomeno. L'articolo illustra le diverse teorie e riferisce alcune controversie che sorsero in merito, fino alle spiegazioni più attuali che comprendono il ruolo delle impurezze e la teoria delle bande. La vicenda induce a riflettere sia sulle dinamiche dello sviluppo scientifico che sull'attuale impostazione della didattica delle scienze.
2004
M. Taddia (2004). Nascita e declino delle teorie chimiche. Il caso del Fosforo di Bologna. NUOVA CIVILTÀ DELLE MACCHINE, Anno XXII, 3, 13-25.
M. Taddia
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