Una breve sintesi in cui si tenta di collegare alcune riflessioni sulla salute del lavoratore scaturite da recenti lavori in diversi ambiti disciplinari. Il punto di partenza è il rischio psicofisico legato alle nuove forme di organizzazione del lavoro, trattato nell'articolo di Di Nunzio D. "Le condizioni di lavoro dei giovani in Italia: criticità e fattori di rischio" - in Rivista Italiana delle Politiche Sociali 3/2011, pp. 293-309 - cui si collega il ragionamento sul contratto psicologico svolto da Merle Karine (2010) - Le contrat psicologique come clé de compréhension du suicide au travail, in Humanisme et Entreprise, 2010/1 n° 296, pp. 41-58 - e che evidenzia le possibili connessioni tra certe condizioni di lavoro e l'incremento del rischio suicidio del lavoratore. L'ultima parte è invece dedicata ad una recente sentenza di un tribunale francese, che ha riconosciuto la responsabilità (civile) dell'azienda un cui dipendente si è suicidato; caso affrontato nell'analisi di Tessier Hélène (2011) in Clinique du travail et évolution du droit: à propos d’un suicide au travail, in Travailler, 2011/2, pp. 111-126. DOI : 10.3917/trav.026.0111
La salute del lavoratore: un approccio multidisciplinare
DE ANGELIS, GIANLUCA
2012
Abstract
Una breve sintesi in cui si tenta di collegare alcune riflessioni sulla salute del lavoratore scaturite da recenti lavori in diversi ambiti disciplinari. Il punto di partenza è il rischio psicofisico legato alle nuove forme di organizzazione del lavoro, trattato nell'articolo di Di Nunzio D. "Le condizioni di lavoro dei giovani in Italia: criticità e fattori di rischio" - in Rivista Italiana delle Politiche Sociali 3/2011, pp. 293-309 - cui si collega il ragionamento sul contratto psicologico svolto da Merle Karine (2010) - Le contrat psicologique come clé de compréhension du suicide au travail, in Humanisme et Entreprise, 2010/1 n° 296, pp. 41-58 - e che evidenzia le possibili connessioni tra certe condizioni di lavoro e l'incremento del rischio suicidio del lavoratore. L'ultima parte è invece dedicata ad una recente sentenza di un tribunale francese, che ha riconosciuto la responsabilità (civile) dell'azienda un cui dipendente si è suicidato; caso affrontato nell'analisi di Tessier Hélène (2011) in Clinique du travail et évolution du droit: à propos d’un suicide au travail, in Travailler, 2011/2, pp. 111-126. DOI : 10.3917/trav.026.0111I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.