Lo scopo del saggio è di analizzare il carattere descrittivo degli indicatori ufficiali del mercato del lavoro di fronte alla crescita dei contratti di lavoro in Italia. Con specifico riferimento alle nuove condizioni di lavoro individuate dai rapporti di subordinazione, le riflessioni si concentrano sulle criticità che derivano dall’applicazione delle vecchie categorie analitiche nella creazione di quadri conoscitivi a supporto del processo politico che conducono a situazioni di vera e propria invisibilità delle caratteristiche di tali condizioni lavorative. La prima parte dell’articolo riassume i principali contributi della letteratura sul rapporto tra la "tecniche" di costruzione degli indicatori del mercato del lavoro e le convenzioni politiche sottese agli indicatori stessi. Nella seconda parte, sulla base delle informazioni statistiche disponibili sulle forze di lavoro in Italia si argomentano i principali limiti che gli indicatori incontrano nella descrizione del segmento del lavoro parasubordinato. Le riflessioni conclusive collegano le due parti: mentre da un lato gli indicatori del mercato del lavoro non riescono descrivere efficacemente le nuove condizioni di lavoro, d’altra parte un’eccessiva attenzione ad indicatori indebolisce lo stesso processo decisionale pubblico, con conseguente riduzione dei caratteri di democraticità.
De Angelis G (2013). La parasubordinazione invisibile: dai limiti delle categorie analitiche all'inefficacia delle politiche. SOCIOLOGIA DEL LAVORO, 129, 118-136 [10.3280/SL2013-129008].
La parasubordinazione invisibile: dai limiti delle categorie analitiche all'inefficacia delle politiche
DE ANGELIS, GIANLUCA
2013
Abstract
Lo scopo del saggio è di analizzare il carattere descrittivo degli indicatori ufficiali del mercato del lavoro di fronte alla crescita dei contratti di lavoro in Italia. Con specifico riferimento alle nuove condizioni di lavoro individuate dai rapporti di subordinazione, le riflessioni si concentrano sulle criticità che derivano dall’applicazione delle vecchie categorie analitiche nella creazione di quadri conoscitivi a supporto del processo politico che conducono a situazioni di vera e propria invisibilità delle caratteristiche di tali condizioni lavorative. La prima parte dell’articolo riassume i principali contributi della letteratura sul rapporto tra la "tecniche" di costruzione degli indicatori del mercato del lavoro e le convenzioni politiche sottese agli indicatori stessi. Nella seconda parte, sulla base delle informazioni statistiche disponibili sulle forze di lavoro in Italia si argomentano i principali limiti che gli indicatori incontrano nella descrizione del segmento del lavoro parasubordinato. Le riflessioni conclusive collegano le due parti: mentre da un lato gli indicatori del mercato del lavoro non riescono descrivere efficacemente le nuove condizioni di lavoro, d’altra parte un’eccessiva attenzione ad indicatori indebolisce lo stesso processo decisionale pubblico, con conseguente riduzione dei caratteri di democraticità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.