Gli Autori descrivono le complicazioni insorte in una manza affetta da epatopatia in seguito all’esecuzione di procedure di diagnostica strumentale. Alla visita clinica, i principali reperti riscontrati erano rappresentati da cachessia, depressione sensoriale, ittero ed aumento dall’area di ottusità epatica. Come documentato successivamente all’esame ecografico, gli esami ematobiochimici confermavano il sospetto clinico di sofferenza epatica e colestasi. L’ulteriore approfondimento diagnostico è stato possibile attraverso la biopsia epatica ecoguidata, la colecistocentesi e la laparoscopia. A 24 ore dall’esame il bovino veniva a morte a seguito di una emorragia peritoneale. L’esame colturale del fegato metteva in evidenza la presenza di numerose colonie di Arcanobacterium pyogenes e l’esame istologico consentiva la diagnosi di epatite purulenta. L’exitus del caso clinico offre lo spunto per sottolineare la necessità di un approfondimento del profilo coagulativo prima dell’esecuzione di protocolli diagnostici in soggetti portatori di epatopatia grave. Queste tecniche seppur di limitata invasività, applicate in soggetti portatori di coagulopatia, possono determinare complicazioni fatali.
Rossi M., Sconza S., Militerno G., Pietra M. (2005). Complicazioni emorragiche conseguenti alla esecuzione di protocolli di diagnostica strumentale in un bovino affetto da epatopatia.
Complicazioni emorragiche conseguenti alla esecuzione di protocolli di diagnostica strumentale in un bovino affetto da epatopatia
SCONZA, SARAH;MILITERNO, GIANFRANCO;PIETRA, MARCO
2005
Abstract
Gli Autori descrivono le complicazioni insorte in una manza affetta da epatopatia in seguito all’esecuzione di procedure di diagnostica strumentale. Alla visita clinica, i principali reperti riscontrati erano rappresentati da cachessia, depressione sensoriale, ittero ed aumento dall’area di ottusità epatica. Come documentato successivamente all’esame ecografico, gli esami ematobiochimici confermavano il sospetto clinico di sofferenza epatica e colestasi. L’ulteriore approfondimento diagnostico è stato possibile attraverso la biopsia epatica ecoguidata, la colecistocentesi e la laparoscopia. A 24 ore dall’esame il bovino veniva a morte a seguito di una emorragia peritoneale. L’esame colturale del fegato metteva in evidenza la presenza di numerose colonie di Arcanobacterium pyogenes e l’esame istologico consentiva la diagnosi di epatite purulenta. L’exitus del caso clinico offre lo spunto per sottolineare la necessità di un approfondimento del profilo coagulativo prima dell’esecuzione di protocolli diagnostici in soggetti portatori di epatopatia grave. Queste tecniche seppur di limitata invasività, applicate in soggetti portatori di coagulopatia, possono determinare complicazioni fatali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.