La produttività degli impianti di Hydrangea spp. è spesso minacciata da fitopatie parassitarie che interessano l’apparato radicale e la parte epigea delle piante in coltivazione. Si tratta di batteri, funghi, fitoplasmi, virus ed organismi virus-simili, a cui si aggiungono danni da infestazioni da insetti, acari, nematodi, ecc., ed anche fisiopatie. Tutte queste “avversità” sono il più delle volte sottovalutate, nonostante siano in grado di compromettere la resa degli impianti. I tre gruppi di malattie infettive considerate in questa rassegna sono quelle dovute a funghi, virus e fitoplasmi. Per quanto riguarda le infezioni fungine, H. macrophylla è molto suscettibile a: Botrytis cinerea, Ascochyta hydrangeae, Phyllosticta hydrangeae, Colletotricum spp., Erysiphe polygoni a cui si aggiungono Rhizoctonia solani, Phytophtora spp. e Phytium. Il genere Hydrangea, in tutto il mondo, è comunemente infetto da fitoplasmi responsabili di malattie a livello delle infiorescenze indicate con il nome di virescenza e fillodia. In Italia, la virescenza è stata descritta per la prima volta nel 1973, poi ripetutamente dal 1990 al 2012. Indagini molecolari hanno permesso di classificare i fitoplasmi coinvolti e di inserirli nei sottogruppi 16SrI-A e 16SrI-B e 16SrXII-A “stolbur”. Per quanto riguarda le virosi, fino ad oggi nel mondo sono stati identificati su differenti specie di Hydrangea oltre 15 virus, alcuni specifici di questo genere, altre a vasta gamma di piante ospiti. In Italia sono stati segnalati: HdRSV, HdLV, TSWV, AMV, CMV, EMoV, in infezione singola o mista, associati a sintomatologie anche gravi su foglie e/o fiori. Dalle ricerche effettuate è emerso che lo stato sanitario in materia di virus e fitoplasmi è notevolmente mutato nell’ultimo decennio, sia per quanto riguarda i patogeni coinvolti e, di conseguenza i quadri sintomatologici, sia per quanto concerne alcuni peculiari aspetti dell’epidemiologia delle malattie individuate, la cui corretta conoscenza può contribuire al miglioramento degli interventi di difesa e profilassi a disposizione.

Le principali avversità delle specie appartenenti al genere Hydrangea

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2013

Abstract

La produttività degli impianti di Hydrangea spp. è spesso minacciata da fitopatie parassitarie che interessano l’apparato radicale e la parte epigea delle piante in coltivazione. Si tratta di batteri, funghi, fitoplasmi, virus ed organismi virus-simili, a cui si aggiungono danni da infestazioni da insetti, acari, nematodi, ecc., ed anche fisiopatie. Tutte queste “avversità” sono il più delle volte sottovalutate, nonostante siano in grado di compromettere la resa degli impianti. I tre gruppi di malattie infettive considerate in questa rassegna sono quelle dovute a funghi, virus e fitoplasmi. Per quanto riguarda le infezioni fungine, H. macrophylla è molto suscettibile a: Botrytis cinerea, Ascochyta hydrangeae, Phyllosticta hydrangeae, Colletotricum spp., Erysiphe polygoni a cui si aggiungono Rhizoctonia solani, Phytophtora spp. e Phytium. Il genere Hydrangea, in tutto il mondo, è comunemente infetto da fitoplasmi responsabili di malattie a livello delle infiorescenze indicate con il nome di virescenza e fillodia. In Italia, la virescenza è stata descritta per la prima volta nel 1973, poi ripetutamente dal 1990 al 2012. Indagini molecolari hanno permesso di classificare i fitoplasmi coinvolti e di inserirli nei sottogruppi 16SrI-A e 16SrI-B e 16SrXII-A “stolbur”. Per quanto riguarda le virosi, fino ad oggi nel mondo sono stati identificati su differenti specie di Hydrangea oltre 15 virus, alcuni specifici di questo genere, altre a vasta gamma di piante ospiti. In Italia sono stati segnalati: HdRSV, HdLV, TSWV, AMV, CMV, EMoV, in infezione singola o mista, associati a sintomatologie anche gravi su foglie e/o fiori. Dalle ricerche effettuate è emerso che lo stato sanitario in materia di virus e fitoplasmi è notevolmente mutato nell’ultimo decennio, sia per quanto riguarda i patogeni coinvolti e, di conseguenza i quadri sintomatologici, sia per quanto concerne alcuni peculiari aspetti dell’epidemiologia delle malattie individuate, la cui corretta conoscenza può contribuire al miglioramento degli interventi di difesa e profilassi a disposizione.
2013
Hydrangea un genere a molteplici attitidini
41
48
M.G.Bellardi
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