Un osservatorio sulla qualità edilizia in Romagna serve a fotografare in modo critico ciò che è stato costruito nelle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini negli ultimi anni, estrapolando gli aspetti più significativi, le problematiche in atto e le tendenze per il prossimo futuro. Un osservatorio serve anche a mettere in evidenza lo stato dell’arte della pratica del progetto e del costruire contemporaneo riferito ad alcune tipologie edilizie perimetrandole, volutamente, in un preciso ambito territoriale Il lavoro si è basato sull’analisi di circa 150 progetti di edilizia prevalentemente privata, sparsi per il territorio romagnolo, scelti in base alla possibilità (risorsa) di reperire il materiale (elaborati di progetto e foto di cantiere ) fornito direttamente dai progettisti. Il reperimento dei documenti non sarebbe stato possibile in un luogo diverso da quello universitario con l’aiuto degli studenti, che hanno cercato nel territorio quello che sembrava più interessante e significativo della produzione edilizia corrente, finalizzato alla preparazione e discussione dell’esame di Architettura Tecnica 2, presso la Facoltà di Ingegneria di Ravenna. L’osservatorio vorrebbe essere il primo capitolo di un lavoro di analisi sull’attività edilizia che possa essere monitorata negli anni futuri e raccolta ogni tre o quattro anni, in modo da delineare un interessante e originale quadro nel medio-lungo periodo. Il criterio di analisi viene quindi impostato sul concetto di qualità. La definizione di qualità edilizia si pone in campo tecnologico-ambientale in rapporto alla capacità di soddisfare una serie di requisiti di carattere tecnico-prestazionale che vengono richiesti alle costruzioni in rapporto alle esigenze degli utenti. I requisiti sono di vario tipo e di varia natura. La qualità edilizia può essere espressa in relazione ad aspetti di ordine procedurale o legati all’edificio in quanto prodotto. In tal modo si ottiene qualità: - 1. in rapporto alla capacità dei progettisti di adeguarsi all’evoluzione normativa e del sistema nel suo complesso di rispettare le regole imposte, sia a livello locale che a livello regionale/nazionale. - 2. in rapporto al livello di innovazione/permanenza tecnologica riscontrabile, sia per quanto riguarda l’aspetto costruttivo vero e proprio, che per quanto riguarda l’aspetto impiantistico. - 3. in rapporto al livello di eco-sostenibilità raggiunto dagli interventi, che si esplica non solo attraverso le soluzioni tecniche adottate, ma anche attraverso la diffusione e l’applicazione dei sistemi di certificazione della qualità ambientale e di prestazione energetica dell’edificio. - in rapporto alla qualità architettonica/inserimento ambientale degli interventi accompagnata da un’alta qualità tecnologica.
Luca Guardigli, Fausto Barbolini (2013). Rapporto tecnico sulla qualità edilizia. Bologna : AMS ACTA Università di Bologna.
Rapporto tecnico sulla qualità edilizia
GUARDIGLI, LUCA;BARBOLINI, FAUSTO
2013
Abstract
Un osservatorio sulla qualità edilizia in Romagna serve a fotografare in modo critico ciò che è stato costruito nelle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini negli ultimi anni, estrapolando gli aspetti più significativi, le problematiche in atto e le tendenze per il prossimo futuro. Un osservatorio serve anche a mettere in evidenza lo stato dell’arte della pratica del progetto e del costruire contemporaneo riferito ad alcune tipologie edilizie perimetrandole, volutamente, in un preciso ambito territoriale Il lavoro si è basato sull’analisi di circa 150 progetti di edilizia prevalentemente privata, sparsi per il territorio romagnolo, scelti in base alla possibilità (risorsa) di reperire il materiale (elaborati di progetto e foto di cantiere ) fornito direttamente dai progettisti. Il reperimento dei documenti non sarebbe stato possibile in un luogo diverso da quello universitario con l’aiuto degli studenti, che hanno cercato nel territorio quello che sembrava più interessante e significativo della produzione edilizia corrente, finalizzato alla preparazione e discussione dell’esame di Architettura Tecnica 2, presso la Facoltà di Ingegneria di Ravenna. L’osservatorio vorrebbe essere il primo capitolo di un lavoro di analisi sull’attività edilizia che possa essere monitorata negli anni futuri e raccolta ogni tre o quattro anni, in modo da delineare un interessante e originale quadro nel medio-lungo periodo. Il criterio di analisi viene quindi impostato sul concetto di qualità. La definizione di qualità edilizia si pone in campo tecnologico-ambientale in rapporto alla capacità di soddisfare una serie di requisiti di carattere tecnico-prestazionale che vengono richiesti alle costruzioni in rapporto alle esigenze degli utenti. I requisiti sono di vario tipo e di varia natura. La qualità edilizia può essere espressa in relazione ad aspetti di ordine procedurale o legati all’edificio in quanto prodotto. In tal modo si ottiene qualità: - 1. in rapporto alla capacità dei progettisti di adeguarsi all’evoluzione normativa e del sistema nel suo complesso di rispettare le regole imposte, sia a livello locale che a livello regionale/nazionale. - 2. in rapporto al livello di innovazione/permanenza tecnologica riscontrabile, sia per quanto riguarda l’aspetto costruttivo vero e proprio, che per quanto riguarda l’aspetto impiantistico. - 3. in rapporto al livello di eco-sostenibilità raggiunto dagli interventi, che si esplica non solo attraverso le soluzioni tecniche adottate, ma anche attraverso la diffusione e l’applicazione dei sistemi di certificazione della qualità ambientale e di prestazione energetica dell’edificio. - in rapporto alla qualità architettonica/inserimento ambientale degli interventi accompagnata da un’alta qualità tecnologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.