Il saggio, partendo da una minuziosa rassegna degli studi su de Gaulle e il gollismo pubblicati nel nostro paese nel corso degli ultimi vent’anni, ricostruisce l’evoluzione dell’immagine del Generale in Italia. In particolare il saggio insiste sul ribaltamento di prospettiva che si è registrato nella fase di transizione tra la «Prima» e la «Seconda» Repubblica. Nel corso della «Prima repubblica» (che aveva tradizionalmente manifestato maggiore sintonia con la Francia della IV Repubblica) si è mantenuto lungamente un pregiudizio negativo verso il testo costituzionale del 1958 e il suo fondatore. Tra la Repubblica dei partiti italiana, rigidamente parlamentarista e istituzionalmente incentrata sul bicameralismo perfetto e la V Repubblica francese, edificata attorno alla centralità presidenziale e al rafforzamento dell’esecutivo, era difficile immaginare ammirazione istituzionale o forme di interrelazione sistemica. Il saggio, dopo un’analisi delle ragioni di questo discredito, si concentra sul suo progressivo superamento, che si è accompagnato a un grande ritorno di interesse verso la figura del Generale e del regime da lui istituito da parte della storiografia e della politologia italiane, i cui principali studi sono oggetto della presente rassegna.
Le général de Gaulle vu d’Italie / Riccardo Brizzi. - In: ESPOIR. - ISSN 0223-5994. - STAMPA. - 170:Automne 2012(2012), pp. 49-62.
Le général de Gaulle vu d’Italie
BRIZZI, RICCARDO
2012
Abstract
Il saggio, partendo da una minuziosa rassegna degli studi su de Gaulle e il gollismo pubblicati nel nostro paese nel corso degli ultimi vent’anni, ricostruisce l’evoluzione dell’immagine del Generale in Italia. In particolare il saggio insiste sul ribaltamento di prospettiva che si è registrato nella fase di transizione tra la «Prima» e la «Seconda» Repubblica. Nel corso della «Prima repubblica» (che aveva tradizionalmente manifestato maggiore sintonia con la Francia della IV Repubblica) si è mantenuto lungamente un pregiudizio negativo verso il testo costituzionale del 1958 e il suo fondatore. Tra la Repubblica dei partiti italiana, rigidamente parlamentarista e istituzionalmente incentrata sul bicameralismo perfetto e la V Repubblica francese, edificata attorno alla centralità presidenziale e al rafforzamento dell’esecutivo, era difficile immaginare ammirazione istituzionale o forme di interrelazione sistemica. Il saggio, dopo un’analisi delle ragioni di questo discredito, si concentra sul suo progressivo superamento, che si è accompagnato a un grande ritorno di interesse verso la figura del Generale e del regime da lui istituito da parte della storiografia e della politologia italiane, i cui principali studi sono oggetto della presente rassegna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.