Alla luce della lezione di Husserl e di Banfi possiamo trovare significativi punti di contatto tra la nuova fenomenologia critica e la prospettiva della psicoanalisi freudiana. Le mie ricerche nell’ambito della “psicologia dell’arte” credo ne siano una testimonianza di cui questo saggio costituisce un esempio. Sotto un profilo psicoanalitico la regolarità” e la “irregolarità” possono naturalmente venire associate, da un lato, alle dinamiche dell’inconscio e dall’altro, al sistema PC (percettivo cosciente): processo primario e processo secondario, che nel caso dell’arte e della letteratura possono venire facilmente associati alla dialettica tra classico e romantico, apollineo e dionisiaco. Infatti il dionisiaco si sposa bene con i tumulti dell’Es e con l’energia libera del processo primario, in una parola, con il principio di piacere; mentre l’apollineo si coniuga più facilmente con l’Io e le sue strutture, e dunque con l’idea di contenimento e di elaborazione e controllo, ossia con l’energia “legata” tipica del processo secondario, dominato, come si sa, dal principio di realtà. D’altro canto, la dimensione dell’arte, secondo Freud, è caratterizzata dal compromesso tra questi due principi dell’accadere psichico. Nel saggio vengono inoltre considerate le dinamiche implicitamente riparative dell’arte e alcune questioni cruciali delle arti terapie e dell’Outsider Art.

Regolarità e irregolarità dell'arte

FERRARI, STEFANO
2013

Abstract

Alla luce della lezione di Husserl e di Banfi possiamo trovare significativi punti di contatto tra la nuova fenomenologia critica e la prospettiva della psicoanalisi freudiana. Le mie ricerche nell’ambito della “psicologia dell’arte” credo ne siano una testimonianza di cui questo saggio costituisce un esempio. Sotto un profilo psicoanalitico la regolarità” e la “irregolarità” possono naturalmente venire associate, da un lato, alle dinamiche dell’inconscio e dall’altro, al sistema PC (percettivo cosciente): processo primario e processo secondario, che nel caso dell’arte e della letteratura possono venire facilmente associati alla dialettica tra classico e romantico, apollineo e dionisiaco. Infatti il dionisiaco si sposa bene con i tumulti dell’Es e con l’energia libera del processo primario, in una parola, con il principio di piacere; mentre l’apollineo si coniuga più facilmente con l’Io e le sue strutture, e dunque con l’idea di contenimento e di elaborazione e controllo, ossia con l’energia “legata” tipica del processo secondario, dominato, come si sa, dal principio di realtà. D’altro canto, la dimensione dell’arte, secondo Freud, è caratterizzata dal compromesso tra questi due principi dell’accadere psichico. Nel saggio vengono inoltre considerate le dinamiche implicitamente riparative dell’arte e alcune questioni cruciali delle arti terapie e dell’Outsider Art.
2013
Stefano Ferrari
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