La nascita prematura è una condizione di rischio per lo sviluppo neuro cognitivo. La possibilità di individuare precocemente i neonati esposti a tale a rischio costituisce una sfida importante per la ricerca in questo ambito, consentendo di monitorare l’evoluzione delle disabilità fin dalle prime fasi dello sviluppo e di programmare interventi riabilitativi che, essendo mirati e tempestivi, possano favorire il migliore recupero. Le ricerche più recenti in questo ambito sono dirette ad individuare indicatori precoci di rischio dello sviluppo neuropsicologico nei neonati pretermine esenti da severi danni cerebrali: l’integrazione tra dati clinici e misure neurali può costituire un passo in avanti in tale direzione. Il simposio ha lo scopo di favorire tale integrazione, presentando risultati di ricerca prodotti in ambito psicologico e neurologico. Caulo discute risultati preliminari che mostrano una correlazione significativa tra la connettività neurale, sia anatomica che funzionale, misurata in neonati pretermine e le valutazioni neuropsicologiche effettuate nei mesi successivi. Le conseguenze della nascita pretermine nell’ambito comunicativo-linguistico sono mostrate da Sansavini, Guarini e Savini, che evidenziano traiettorie atipiche nei nati pretermine rispetto ai nati a termine mettendo in luce i momenti evolutivi e le specifiche competenze in cui i due gruppi differiscono e i fattori biomedici e sociali che concorrono a determinare tali traiettorie; nel medesimo ambito, Salerni e Suttora indagano l’aspetto interattivo dello sviluppo linguistico, individuando nell’input linguistico materno elementi che differenziano la comunicazione con i bambini pretermine rispetto a quelli a termine, con conseguenti possibili effetti sul linguaggio del bambino. L’importanza dell’intervento ambientale è ulteriormente supportato dal contributo di Guzzetta, D’Acunto e Cioni, che, facendo riferimento alla letteratura sull’ambiente arricchito nel mondo animale, riporta gli effetti positivi della stimolazione precoce sulla maturazione del cervello e in particolare sulle funzioni attentive nel caso di neonati a rischio neurologico come i bambini pretermine.
Aureli T., Sansavini A. (2012). La nascita pretermine: problematiche neuropsicologiche e risorse riabilitative.. Torino : Espress Edizioni.
La nascita pretermine: problematiche neuropsicologiche e risorse riabilitative.
SANSAVINI, ALESSANDRA
2012
Abstract
La nascita prematura è una condizione di rischio per lo sviluppo neuro cognitivo. La possibilità di individuare precocemente i neonati esposti a tale a rischio costituisce una sfida importante per la ricerca in questo ambito, consentendo di monitorare l’evoluzione delle disabilità fin dalle prime fasi dello sviluppo e di programmare interventi riabilitativi che, essendo mirati e tempestivi, possano favorire il migliore recupero. Le ricerche più recenti in questo ambito sono dirette ad individuare indicatori precoci di rischio dello sviluppo neuropsicologico nei neonati pretermine esenti da severi danni cerebrali: l’integrazione tra dati clinici e misure neurali può costituire un passo in avanti in tale direzione. Il simposio ha lo scopo di favorire tale integrazione, presentando risultati di ricerca prodotti in ambito psicologico e neurologico. Caulo discute risultati preliminari che mostrano una correlazione significativa tra la connettività neurale, sia anatomica che funzionale, misurata in neonati pretermine e le valutazioni neuropsicologiche effettuate nei mesi successivi. Le conseguenze della nascita pretermine nell’ambito comunicativo-linguistico sono mostrate da Sansavini, Guarini e Savini, che evidenziano traiettorie atipiche nei nati pretermine rispetto ai nati a termine mettendo in luce i momenti evolutivi e le specifiche competenze in cui i due gruppi differiscono e i fattori biomedici e sociali che concorrono a determinare tali traiettorie; nel medesimo ambito, Salerni e Suttora indagano l’aspetto interattivo dello sviluppo linguistico, individuando nell’input linguistico materno elementi che differenziano la comunicazione con i bambini pretermine rispetto a quelli a termine, con conseguenti possibili effetti sul linguaggio del bambino. L’importanza dell’intervento ambientale è ulteriormente supportato dal contributo di Guzzetta, D’Acunto e Cioni, che, facendo riferimento alla letteratura sull’ambiente arricchito nel mondo animale, riporta gli effetti positivi della stimolazione precoce sulla maturazione del cervello e in particolare sulle funzioni attentive nel caso di neonati a rischio neurologico come i bambini pretermine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.