L'unità di ricerca di Bologna ha messo in luce il contributo del cristianesimo dei primi tre secoli alla costruzione di nuovi modelli di aggregazione comunitaria. Ciò è stato fatto anzitutto mettendo in luce il contributo di Gesù e del suo movimento alla creazione di una nuova forma comunitaria e al modo con cui essa entra in dialettica con le forme comunitarie di base (il nucleo domestico o household, e il villaggio). Essa infatti si pone come formazione sociale interstiziale che non crea un'alternativa o una sostituzione, ma come progetto di riforma dall'interno della household. La ricerca ha affrontato poi una seconda fase storica in cui una molteplicità di diverse forme di cristianesimo mettono in atto comunità non più di natura interstiziale, bensì forme aggregative autonome che si pongono necessariamente in dialettica con altre aggregazioni religiose del giudaismo e delle religioni tradizionali. La terza fase storica ha studiato come i diversi cristianesimi oscillino tra forme religiose comunitarie che tendono ad identificarsi con le forme sociali di base (la household, il villaggio e la città o invece a produrre forme comunitarie che perseguono un organizzazione sociale tendenzialmente alternativa ed utopica (ad esempio alcune forme di monachesimo, ma anche la costituzione di scuole con la loro organizzazione comunitaria interna e il loro rapporto dialettico e creativo con altre forme aggregative come quelle più direttamente ecclesiastiche, si pensi in particolare all'attività di Origene). Infine, con la cristianizzazione dell'impero il cristianesimo produce forme comunitarie che entrano in diretto contatto dialettico, polemico o di concorrenza e sovrapposizione con le forme comunitarie civili e politiche. In questa fase prende forma accentuata un modo di organizzare la vita sociale in cui un ceto religioso, quello sacerdotale assume una direzione culturale molteplice (dottrinale, etica e anche politica) nei confronti del resto della popolazione cristiana.

Creazione e trasformazione di modelli comunitari nel cristianesimo antico dei primi tre secoli - PRIN 2008

MAZZONE, UMBERTO
2012

Abstract

L'unità di ricerca di Bologna ha messo in luce il contributo del cristianesimo dei primi tre secoli alla costruzione di nuovi modelli di aggregazione comunitaria. Ciò è stato fatto anzitutto mettendo in luce il contributo di Gesù e del suo movimento alla creazione di una nuova forma comunitaria e al modo con cui essa entra in dialettica con le forme comunitarie di base (il nucleo domestico o household, e il villaggio). Essa infatti si pone come formazione sociale interstiziale che non crea un'alternativa o una sostituzione, ma come progetto di riforma dall'interno della household. La ricerca ha affrontato poi una seconda fase storica in cui una molteplicità di diverse forme di cristianesimo mettono in atto comunità non più di natura interstiziale, bensì forme aggregative autonome che si pongono necessariamente in dialettica con altre aggregazioni religiose del giudaismo e delle religioni tradizionali. La terza fase storica ha studiato come i diversi cristianesimi oscillino tra forme religiose comunitarie che tendono ad identificarsi con le forme sociali di base (la household, il villaggio e la città o invece a produrre forme comunitarie che perseguono un organizzazione sociale tendenzialmente alternativa ed utopica (ad esempio alcune forme di monachesimo, ma anche la costituzione di scuole con la loro organizzazione comunitaria interna e il loro rapporto dialettico e creativo con altre forme aggregative come quelle più direttamente ecclesiastiche, si pensi in particolare all'attività di Origene). Infine, con la cristianizzazione dell'impero il cristianesimo produce forme comunitarie che entrano in diretto contatto dialettico, polemico o di concorrenza e sovrapposizione con le forme comunitarie civili e politiche. In questa fase prende forma accentuata un modo di organizzare la vita sociale in cui un ceto religioso, quello sacerdotale assume una direzione culturale molteplice (dottrinale, etica e anche politica) nei confronti del resto della popolazione cristiana.
2012
2011
Umberto Mazzone
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