Questo progetto (coordinatore nazionale: A. Sansavini; tre unità: Bologna, CNR-Roma, Verona) partendo da un approccio neurocostruttivista per lo studio delle difficoltà e dei disturbi del linguaggio, ha avuto l'obiettivo di investigare le relazioni tra gesti e linguaggio (in comprensione e produzione) e, all'interno del dominio linguistico, tra lessico e grammatica, e le modalità di interazione madre-bambino e il loro ruolo nello sviluppo della comunicazione e del linguaggio, in bambini con profili linguistici e cognitivi diversi caratterizzati da: sindrome genetica (sindrome di Down- SD) con compromissione delle competenze linguistiche e cognitive, disturbo evolutivo specifico (ritardo o disturbo specifico del linguaggio -R/DSL) con compromissione delle competenze linguistiche, condizioni neonatali di rischio biologico (nascita pretermine -NP) che possono determinare lievi compromissioni nelle competenze linguistiche e cognitive. Il progetto si è proposto inoltre di progettare materiale informativo e interventi per promuovere lo sviluppo comunicativo-linguistico di bambini con SD, R/DSL e NP. Ciascuna unità ha esaminato bambini con sviluppo atipico (unità CNR-Roma: SD, unità Verona: R/DSL) o a rischio (unità Bologna: NP) mettendoli a confronto con bambini con sviluppo tipico- ST. Le unità hanno utilizzato strumenti comuni: diretti -prove linguistiche strutturate e osservazione dell'interazione madre-bambino in contesti naturali- e indiretti - questionari compilati dai genitori. Il disegno di ricerca è trasversale, per quanto riguarda il confronto tra bambini con sviluppo atipico (SD, R/DSL), a rischio (NP) e tipico (ST) (appaiati per età cronologica e/o per età linguistica) esaminati nella prima infanzia e in età prescolare. Il progetto è in parte longitudinale, per quanto riguarda i bambini con NP, seguiti longitudinalmente dalla prima infanzia all'inizio dell'età prescolare, e per i bambini con R/DSL, per i quali sono state previste valutazioni precedenti e seguenti un intervento proposto dai ricercatori (unità Verona). I risultati dello studio hanno importanti implicazioni: a) teoriche, relativamente alla comprensione delle competenze comunicative e linguistiche di popolazioni con sviluppo atipico (SD, R/DSL), a rischio (NP) e tipico (ST) rispetto a: i) relazioni tra gesti e linguaggio e, all'interno del dominio linguistico, tra lessico e grammatica; ii) caratteristiche dell'interazione madre-bambino e loro ruolo nello sviluppo comunicativo-linguistico del bambino; b) metodologiche, relativamente a: i) costruzione di nuovi sistemi di codifica dell'interazione madre-bambino in contesti naturali, che tengano conto sia dei comportamenti individuali, verbali e non verbali, sia dei processi di co-regolazione diadica; ii) confronto tra i dati ottenuti con l'applicazione di diversi strumenti diretti e indiretti; iii) addestramento di giovani ricercatori alle tecniche di codifica delle prove linguistiche e dell'interazione madre-bambino; c) cliniche, relativamente a: i) sperimentazione di un intervento fondato sull'interazione madre-bambino durante la lettura congiunta, per potenziare le competenze linguistiche di bambini con disturbo del linguaggio; ii) individuazione di indici di rischio precoci nello sviluppo linguistico dei bambini con NP; iii) messa a punto di materiale divulgativo per genitori e operatori finalizzato a sostenere e promuovere lo sviluppo comunicativo-linguistico nei contesti di interazione

Sansavini A. (2012). Gesti e linguaggio in bambini con sviluppo atipico e a rischio: relazioni tra competenze, modalità di interazione madre-bambino e proposte di intervento..

Gesti e linguaggio in bambini con sviluppo atipico e a rischio: relazioni tra competenze, modalità di interazione madre-bambino e proposte di intervento.

SANSAVINI, ALESSANDRA
2012

Abstract

Questo progetto (coordinatore nazionale: A. Sansavini; tre unità: Bologna, CNR-Roma, Verona) partendo da un approccio neurocostruttivista per lo studio delle difficoltà e dei disturbi del linguaggio, ha avuto l'obiettivo di investigare le relazioni tra gesti e linguaggio (in comprensione e produzione) e, all'interno del dominio linguistico, tra lessico e grammatica, e le modalità di interazione madre-bambino e il loro ruolo nello sviluppo della comunicazione e del linguaggio, in bambini con profili linguistici e cognitivi diversi caratterizzati da: sindrome genetica (sindrome di Down- SD) con compromissione delle competenze linguistiche e cognitive, disturbo evolutivo specifico (ritardo o disturbo specifico del linguaggio -R/DSL) con compromissione delle competenze linguistiche, condizioni neonatali di rischio biologico (nascita pretermine -NP) che possono determinare lievi compromissioni nelle competenze linguistiche e cognitive. Il progetto si è proposto inoltre di progettare materiale informativo e interventi per promuovere lo sviluppo comunicativo-linguistico di bambini con SD, R/DSL e NP. Ciascuna unità ha esaminato bambini con sviluppo atipico (unità CNR-Roma: SD, unità Verona: R/DSL) o a rischio (unità Bologna: NP) mettendoli a confronto con bambini con sviluppo tipico- ST. Le unità hanno utilizzato strumenti comuni: diretti -prove linguistiche strutturate e osservazione dell'interazione madre-bambino in contesti naturali- e indiretti - questionari compilati dai genitori. Il disegno di ricerca è trasversale, per quanto riguarda il confronto tra bambini con sviluppo atipico (SD, R/DSL), a rischio (NP) e tipico (ST) (appaiati per età cronologica e/o per età linguistica) esaminati nella prima infanzia e in età prescolare. Il progetto è in parte longitudinale, per quanto riguarda i bambini con NP, seguiti longitudinalmente dalla prima infanzia all'inizio dell'età prescolare, e per i bambini con R/DSL, per i quali sono state previste valutazioni precedenti e seguenti un intervento proposto dai ricercatori (unità Verona). I risultati dello studio hanno importanti implicazioni: a) teoriche, relativamente alla comprensione delle competenze comunicative e linguistiche di popolazioni con sviluppo atipico (SD, R/DSL), a rischio (NP) e tipico (ST) rispetto a: i) relazioni tra gesti e linguaggio e, all'interno del dominio linguistico, tra lessico e grammatica; ii) caratteristiche dell'interazione madre-bambino e loro ruolo nello sviluppo comunicativo-linguistico del bambino; b) metodologiche, relativamente a: i) costruzione di nuovi sistemi di codifica dell'interazione madre-bambino in contesti naturali, che tengano conto sia dei comportamenti individuali, verbali e non verbali, sia dei processi di co-regolazione diadica; ii) confronto tra i dati ottenuti con l'applicazione di diversi strumenti diretti e indiretti; iii) addestramento di giovani ricercatori alle tecniche di codifica delle prove linguistiche e dell'interazione madre-bambino; c) cliniche, relativamente a: i) sperimentazione di un intervento fondato sull'interazione madre-bambino durante la lettura congiunta, per potenziare le competenze linguistiche di bambini con disturbo del linguaggio; ii) individuazione di indici di rischio precoci nello sviluppo linguistico dei bambini con NP; iii) messa a punto di materiale divulgativo per genitori e operatori finalizzato a sostenere e promuovere lo sviluppo comunicativo-linguistico nei contesti di interazione
2012
2010
Sansavini A. (2012). Gesti e linguaggio in bambini con sviluppo atipico e a rischio: relazioni tra competenze, modalità di interazione madre-bambino e proposte di intervento..
Sansavini A.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/153361
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