L'autore espone le ragioni della necessità di una nuova lettura del Codex XV (13) delle Institutiones di Gaio, soffermandosi, in particolare, sulle difficoltà incontrate dai primi trascrittori nella decifrazione della scriptura prior del Codice Veronese. In tale direzione, l'autore compie un'analisi delle regole ortografiche seguite da Göschen, Bekker e Bethmann-Hollweg nella stesura della prima edizione critica del 1820, per poi sottoporre ad esame il successivo Apografo di Studemund e i suoi Supplementa alla luce delle più moderne tecniche multispettrali di Text Recovery.
F. Briguglio (2012). Digital Gaius. Ragioni di una nuova lettura del Codex XV (13). SEMINARIOS COMPLUTENSES DE DERECHO ROMANO, XXV, 69-101.
Digital Gaius. Ragioni di una nuova lettura del Codex XV (13)
BRIGUGLIO, FILIPPO
2012
Abstract
L'autore espone le ragioni della necessità di una nuova lettura del Codex XV (13) delle Institutiones di Gaio, soffermandosi, in particolare, sulle difficoltà incontrate dai primi trascrittori nella decifrazione della scriptura prior del Codice Veronese. In tale direzione, l'autore compie un'analisi delle regole ortografiche seguite da Göschen, Bekker e Bethmann-Hollweg nella stesura della prima edizione critica del 1820, per poi sottoporre ad esame il successivo Apografo di Studemund e i suoi Supplementa alla luce delle più moderne tecniche multispettrali di Text Recovery.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.