Lo scopo di questo lavoro è quello di studiare coppe acetabolari HylamerTM differentemente sterilizzate dopo espianto, al fine di comprendere le ragioni del loro eccessivo grado di usura riscontrato in vivo. Due tipi di coppe acetabolari HylamerTM (sterilizzate con raggi gamma in aria ed in atmosfera inerte) sono state espiantate, studiate e confrontate tra loro. La cristallinità delle coppe è stata determinata utilizzando la calorimetria differenziale a scansione (DSC) e la spettroscopia Raman accoppiata all’analisi statistica PLS (partial least square), la fase cristallina determinata utilizzando la microscopia Raman, mentre l’ossidazione delle coppe è stata studiata mediante spettroscopia FT-IR. Entrambe le coppe presentano una struttura delle lamelle a catena estesa e un’elevata cristallinità. Le coppe sterilizzate in presenza di ossigeno risultano significativamente più cristalline di quelle sterilizzate in azoto (71.5% e 69.4% rispettivamente), mentre non vi sono variazione significative di cristallinità tra zona usurata e non usurata per la medesima coppa in entrambi i set di campioni. Le coppe mostrano la presenza di una fase monoclina, evidenziata da cambiamenti di intensità relativa di alcune bande Raman rispetto al convenzionale polietilene ortorombico. Le coppe sterilizzate in aria mostrano valori di indice di ossidazione maggiori rispetto a quelle sterilizzate in azoto; i valori maggiori sono stati riscontrati nella zona posteriore delle coppe, cioè quella a contatto con i fluidi biologici. Le coppe mostrano importanti alterazioni causate sia dal metodo di sterilizzazione (aumento di cristallinità ed ossidazione) che dal metodo di sintesi ad alta pressione (transizione di fase).
M. Reggiani, A. Tinti, P. Taddei, M. Visentin, S. Stea, C. Fagnano (2005). Aumento di cristallinità, cambiamento di fase cristallina ed ossidazione di coppe acetabolari HylamerTM espiantate.. MILANO : SIB-GIB.
Aumento di cristallinità, cambiamento di fase cristallina ed ossidazione di coppe acetabolari HylamerTM espiantate.
REGGIANI, MATTEO;TINTI, ANNA;TADDEI, PAOLA;STEA, SUSANNA;FAGNANO, CONCEZIO
2005
Abstract
Lo scopo di questo lavoro è quello di studiare coppe acetabolari HylamerTM differentemente sterilizzate dopo espianto, al fine di comprendere le ragioni del loro eccessivo grado di usura riscontrato in vivo. Due tipi di coppe acetabolari HylamerTM (sterilizzate con raggi gamma in aria ed in atmosfera inerte) sono state espiantate, studiate e confrontate tra loro. La cristallinità delle coppe è stata determinata utilizzando la calorimetria differenziale a scansione (DSC) e la spettroscopia Raman accoppiata all’analisi statistica PLS (partial least square), la fase cristallina determinata utilizzando la microscopia Raman, mentre l’ossidazione delle coppe è stata studiata mediante spettroscopia FT-IR. Entrambe le coppe presentano una struttura delle lamelle a catena estesa e un’elevata cristallinità. Le coppe sterilizzate in presenza di ossigeno risultano significativamente più cristalline di quelle sterilizzate in azoto (71.5% e 69.4% rispettivamente), mentre non vi sono variazione significative di cristallinità tra zona usurata e non usurata per la medesima coppa in entrambi i set di campioni. Le coppe mostrano la presenza di una fase monoclina, evidenziata da cambiamenti di intensità relativa di alcune bande Raman rispetto al convenzionale polietilene ortorombico. Le coppe sterilizzate in aria mostrano valori di indice di ossidazione maggiori rispetto a quelle sterilizzate in azoto; i valori maggiori sono stati riscontrati nella zona posteriore delle coppe, cioè quella a contatto con i fluidi biologici. Le coppe mostrano importanti alterazioni causate sia dal metodo di sterilizzazione (aumento di cristallinità ed ossidazione) che dal metodo di sintesi ad alta pressione (transizione di fase).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.