Una riflessione sulla presenza nella poesia della "Gerusalemme" del 'susurrus', di quellla sorta di 'mormorio' che accompagna i momenti 'magici' della poesia tassiana, tra riti evocatori, gesti simbolici e propiziatori. Il fascino delle parole inserite nella 'suggestione dei «mormoranti carmi», l'azione misteriosa di un linguaggio [...] che sembra scaturire dalle voragini dentro e fuori dell'uomo'.
Il "susurrus magicus" nella "Gerusalemme Liberata"
GIUNTA, FABIO
2005
Abstract
Una riflessione sulla presenza nella poesia della "Gerusalemme" del 'susurrus', di quellla sorta di 'mormorio' che accompagna i momenti 'magici' della poesia tassiana, tra riti evocatori, gesti simbolici e propiziatori. Il fascino delle parole inserite nella 'suggestione dei «mormoranti carmi», l'azione misteriosa di un linguaggio [...] che sembra scaturire dalle voragini dentro e fuori dell'uomo'.File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.