Il progetto di restauro architettonico è innanzitutto comprensione storica e tecnica del manufatto, riconoscimento delle sue complesse vicende, della sua stratigrafia muraria, dei significati e valori da esso assunti nel tempo. La Biblioteca Classense costituisce una grandiosa presenza nel cuore della città odierna. Essa si è sviluppata lungo un intero isolato costituito da un’antica abbazia camaldolese trasferita da Classe a Ravenna nel 1515. Ampliata e modificata nel corso di cinque secoli fino a comprendere, con i suoi orti e pertinenze, una superficie fondiaria di circa un ettaro e a racchiudere al suo interno ben tre chiostri, ha ospitato, in ogni tempo, molteplici attività sociali e culturali che sono state considerate nel corso del progetto di attualizzazione funzionale e messa a norma, inglobando la zona più antica della biblioteca (ex ospedale) liberata in seguito al trasferimento del Liceo artistico in nuova sede. Il nuovo progetto ha tenuto in considerazione tanto gli aspetti di attualizzazione funzionale quanto degli aspetti di carattere tecnico quali l'adeguamento alle norme antincendio, il consolidamento strutturale (colonne chiostro, volta al piano terra quattrocentesca dissestata a seguito del suo parziale smembramento, orditura lignea della copertura, consolidamento volte del chiostro minore, ecc...), adeguamento alle normative disabili, adeguamento impianti meccanici ed impianto elettrici. Durante i lavori di restauro sono stati riportati alla luce cicli pittorici importanti e di epoche differenti che creano una nuova spazialità basata su contempli diversi.
Claudio Galli (2013). Restauro riuso della biblioteca Classense di Ravenna. Permanenze e innovazione. ARKOS, 1-2 gennaio-giugno 2013(V serie), 6-23.
Restauro riuso della biblioteca Classense di Ravenna. Permanenze e innovazione
GALLI, CLAUDIO
2013
Abstract
Il progetto di restauro architettonico è innanzitutto comprensione storica e tecnica del manufatto, riconoscimento delle sue complesse vicende, della sua stratigrafia muraria, dei significati e valori da esso assunti nel tempo. La Biblioteca Classense costituisce una grandiosa presenza nel cuore della città odierna. Essa si è sviluppata lungo un intero isolato costituito da un’antica abbazia camaldolese trasferita da Classe a Ravenna nel 1515. Ampliata e modificata nel corso di cinque secoli fino a comprendere, con i suoi orti e pertinenze, una superficie fondiaria di circa un ettaro e a racchiudere al suo interno ben tre chiostri, ha ospitato, in ogni tempo, molteplici attività sociali e culturali che sono state considerate nel corso del progetto di attualizzazione funzionale e messa a norma, inglobando la zona più antica della biblioteca (ex ospedale) liberata in seguito al trasferimento del Liceo artistico in nuova sede. Il nuovo progetto ha tenuto in considerazione tanto gli aspetti di attualizzazione funzionale quanto degli aspetti di carattere tecnico quali l'adeguamento alle norme antincendio, il consolidamento strutturale (colonne chiostro, volta al piano terra quattrocentesca dissestata a seguito del suo parziale smembramento, orditura lignea della copertura, consolidamento volte del chiostro minore, ecc...), adeguamento alle normative disabili, adeguamento impianti meccanici ed impianto elettrici. Durante i lavori di restauro sono stati riportati alla luce cicli pittorici importanti e di epoche differenti che creano una nuova spazialità basata su contempli diversi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.