La dermatite atopica (DA) è una patologia complessa dove si intersecano differenti aspetti immunopatogenetici: di seguito verranno riportate le più recenti acquisizioni relative alla individuazione dei difetti di barriera cutanea che sono alla base della patogenesi della malattia. Il deficit di Filaggrina (FLG), riscontrato solo in una parte dei casi di DA, determina un’ alterazione della cute, rendendo pertanto possibile la penetrazione di sostanze esogene quali allergeni e costituendo così uno dei meccanismi che determinano la sensibilizzazione allergica. Il legame con l’allergia, non sempre presente, è più evidente nelle forme clinicamente severe. In particolare, gli acari della polvere rappresentano l’allergene che peggiora il quadro cutaneo e verso il quale, oltre alle misure di profilassi ambientale, si sta cercando di verificare l’efficacia di una immunoterapia specifica. Le indicazioni più recenti sulla gestione della DA sottolineano l’importanza di una terapia emolliente che non abbia solo un ruolo coprente, ma che porti, con effetto proattivo, alla ricostituzione della barriera cutanea. La cronicità della DA rende ragione di possibili ripercussioni psicologiche e sulla qualità di vita. La considerazione di questi aspetti deve guidare il clinico nella gestione della malattia con un approccio integrato.

Dermatite atopica: highlights.

DONDI, ARIANNA;NERI, IRIA;RICCI, GIAMPAOLO;PATRIZI, ANNALISA
2013

Abstract

La dermatite atopica (DA) è una patologia complessa dove si intersecano differenti aspetti immunopatogenetici: di seguito verranno riportate le più recenti acquisizioni relative alla individuazione dei difetti di barriera cutanea che sono alla base della patogenesi della malattia. Il deficit di Filaggrina (FLG), riscontrato solo in una parte dei casi di DA, determina un’ alterazione della cute, rendendo pertanto possibile la penetrazione di sostanze esogene quali allergeni e costituendo così uno dei meccanismi che determinano la sensibilizzazione allergica. Il legame con l’allergia, non sempre presente, è più evidente nelle forme clinicamente severe. In particolare, gli acari della polvere rappresentano l’allergene che peggiora il quadro cutaneo e verso il quale, oltre alle misure di profilassi ambientale, si sta cercando di verificare l’efficacia di una immunoterapia specifica. Le indicazioni più recenti sulla gestione della DA sottolineano l’importanza di una terapia emolliente che non abbia solo un ruolo coprente, ma che porti, con effetto proattivo, alla ricostituzione della barriera cutanea. La cronicità della DA rende ragione di possibili ripercussioni psicologiche e sulla qualità di vita. La considerazione di questi aspetti deve guidare il clinico nella gestione della malattia con un approccio integrato.
2013
Dondi A.; Ricci L.; Neri I.; Ricci G.; Patrizi A.
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