Il crescente invecchiamento della popolazione e le trasformazioni tecnologiche e socio-demografiche degli ultimi decenni stanno imponendo il passaggio da una concezione prevalentemente negativa, essenzialmente medico-geriatrica, ad una più aperta e problematica concezione psicogerontologica. Quest’ultima è caratterizzata da una maggiore attenzione alle molteplici tipologie di riorganizzazione dei porgetti di vita, riadattamento e resilienza per gli anziani che vivono in famiglia e in strutture residenziali. Le linee attuali della ricerca di psicologia dell’invecchiamento e dell’età senile in Italia, rappresentate da una ventina di contributi di psicologi, geriatri, neurologi e psichiatri, riflettono tuttora l’imponente contributo dato a suo tempo da Marcello Cesa-Bianchi, che è stato tra i primi in Europa a valorizzare gli aspetti “attivi” dell’invecchiamento, ora ricompresi nel modello dell’invecchiamento “positivo”, di cui molti contributi descrivono le caratteristiche più rilevanti in diversi ambiti cognitivi, emozionali, interattivi e culturali.
Cristini C., Cipolli C., De Beni R., Porro A. (2012). La psicologia e la psicopatologia dell’invecchiamento e dell’età senile: un contributo alla ridefinizione dell’arco di vita. RICERCHE DI PSICOLOGIA, 35(2-3), 157-164 [10.3280/RIP2012-002001].
La psicologia e la psicopatologia dell’invecchiamento e dell’età senile: un contributo alla ridefinizione dell’arco di vita.
CIPOLLI, CARLO;
2012
Abstract
Il crescente invecchiamento della popolazione e le trasformazioni tecnologiche e socio-demografiche degli ultimi decenni stanno imponendo il passaggio da una concezione prevalentemente negativa, essenzialmente medico-geriatrica, ad una più aperta e problematica concezione psicogerontologica. Quest’ultima è caratterizzata da una maggiore attenzione alle molteplici tipologie di riorganizzazione dei porgetti di vita, riadattamento e resilienza per gli anziani che vivono in famiglia e in strutture residenziali. Le linee attuali della ricerca di psicologia dell’invecchiamento e dell’età senile in Italia, rappresentate da una ventina di contributi di psicologi, geriatri, neurologi e psichiatri, riflettono tuttora l’imponente contributo dato a suo tempo da Marcello Cesa-Bianchi, che è stato tra i primi in Europa a valorizzare gli aspetti “attivi” dell’invecchiamento, ora ricompresi nel modello dell’invecchiamento “positivo”, di cui molti contributi descrivono le caratteristiche più rilevanti in diversi ambiti cognitivi, emozionali, interattivi e culturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


