Il contributo, pubblicato nella rivista dell’Associazione Bancaria Italiana in collaborazione con Miriam Mirolla, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dà conto dei primi risultati di una ricerca in corso su un ambiente fra i più rappresentativi del palazzo Altieri a piazza del Gesù, sede dell’ABI. Si tratta della cosiddetta Sala Pompeiana, realizzata da un’équipe di artisti guidata da Felice Giani all’interno dell’appartamento del principe Paluzzo Altieri e della consorte Marianna di Sassonia nell’ultimo decennio del XVIII secolo, che gli studi condotti dalle autrici sulla composizione della decorazione e i soggetti in essa raffigurati mostrano essere in realtà una Sala di Psiche. Nel contributo si offre una prima ricognizione del significato delle scene inserite nelle pareti e nell’affresco della volta, verificandone l’originalità alla luce della lunga fortuna del mito di Psiche nell’arte e cultura europee e proponendone una lettura aggiornata alle grandi novità filosofiche, politiche e sociali emerse dalle diverse rivoluzioni in corso in Europa in quel secolo.
S. Cavicchioli, M. Mirolla (2013). Uno studio sul tardo Settecento romano: l'Apoteosi di Psiche nella Sala Pompeiana di Palazzo Altieri. BANCARIA, 4, 90-93.
Uno studio sul tardo Settecento romano: l'Apoteosi di Psiche nella Sala Pompeiana di Palazzo Altieri
CAVICCHIOLI, SONIA;
2013
Abstract
Il contributo, pubblicato nella rivista dell’Associazione Bancaria Italiana in collaborazione con Miriam Mirolla, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dà conto dei primi risultati di una ricerca in corso su un ambiente fra i più rappresentativi del palazzo Altieri a piazza del Gesù, sede dell’ABI. Si tratta della cosiddetta Sala Pompeiana, realizzata da un’équipe di artisti guidata da Felice Giani all’interno dell’appartamento del principe Paluzzo Altieri e della consorte Marianna di Sassonia nell’ultimo decennio del XVIII secolo, che gli studi condotti dalle autrici sulla composizione della decorazione e i soggetti in essa raffigurati mostrano essere in realtà una Sala di Psiche. Nel contributo si offre una prima ricognizione del significato delle scene inserite nelle pareti e nell’affresco della volta, verificandone l’originalità alla luce della lunga fortuna del mito di Psiche nell’arte e cultura europee e proponendone una lettura aggiornata alle grandi novità filosofiche, politiche e sociali emerse dalle diverse rivoluzioni in corso in Europa in quel secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.