L’autodeterminazione nel «fine vita»

Il contributo affronta il tema dell'autodeterminazione nel c.d. fine vita per porre in luce l'inevitabile compresenza di principi potenzialmente in grado di collidere, la quale richiama il giurista alla necessità di uscire dalla solitudine scientifica e metodologica per abbracciare le molteplici ragioni e i diversi punti di vista che, nel bilanciamento necessario che deve operarsi, vengono in considerazione. Tanto premesso, l'A. affronta il tema delle direttive anticipate nelle sue plurime sfaccettature, le quali risentono del mutamento del rapporto medico-paziente così come tradizionalmente inteso, in ragione anche del dettato costituzionale e del diritto vivente. Infine, si analizzano le delicate questioni sottese al rifiuto di cure, alla incapacità di intendere e di volere del paziente che abbia formulato direttive anticipate, all'intervento del medico in caso di urgenza e pericolo.