I sostenitori dell’agricoltura industriale su larga scala, la Banca Mondiale in modo particolare, ritengono che essa ridurrà la povertà e fornirà occupazione. Sostengono anche che una efficienza più intensa è una componente necessaria della “transizione agraria”, che si segnala atraverso il movimento dei lavoratori dall’azienda agricola all’impresa e dalla campagna alla città. Questo articolo sfida tali argomentazioni, basandosi sulla esperienza coloniale e contemporanea dell’Indonesia e pone in evidenza la condizione precaria di quelle persone il cui lavoro non è richiesto dal sistema capitalistico, sia all’interno che all’esterno dell’azienda agricola. Proponents of large-scale industrial agriculture, notably the World Bank, argue that it will reduce poverty and provide jobs. They also argue that increased efficiency in agriculture is a necessary feature of the "agrarian transition" signalled by the movement of workers from farm to factory, and from country to city. This paper challenges these arguments, drawing from experience of colonial and contemporary Indonesia, and highlights the precarious position of people whose labour is not needed by the capitalist system, either on or off farm.
Borghi V (2012). Mettere il lavoro al centro del dibattito sul land grab [10.3280/SL2012-128005].
Mettere il lavoro al centro del dibattito sul land grab
BORGHI, VANDO
2012
Abstract
I sostenitori dell’agricoltura industriale su larga scala, la Banca Mondiale in modo particolare, ritengono che essa ridurrà la povertà e fornirà occupazione. Sostengono anche che una efficienza più intensa è una componente necessaria della “transizione agraria”, che si segnala atraverso il movimento dei lavoratori dall’azienda agricola all’impresa e dalla campagna alla città. Questo articolo sfida tali argomentazioni, basandosi sulla esperienza coloniale e contemporanea dell’Indonesia e pone in evidenza la condizione precaria di quelle persone il cui lavoro non è richiesto dal sistema capitalistico, sia all’interno che all’esterno dell’azienda agricola. Proponents of large-scale industrial agriculture, notably the World Bank, argue that it will reduce poverty and provide jobs. They also argue that increased efficiency in agriculture is a necessary feature of the "agrarian transition" signalled by the movement of workers from farm to factory, and from country to city. This paper challenges these arguments, drawing from experience of colonial and contemporary Indonesia, and highlights the precarious position of people whose labour is not needed by the capitalist system, either on or off farm.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.