I conflitti armati continuano a rappresentare una seria mi- naccia alla salute pubblica e all’integrità ambientale nel no- stro pianeta; si stima che nel secolo appena trascorso circa 191 milioni di persone siano morte per gli effetti diretti di guer- re. Durante il periodo 1990-2001 si sono verificati 57 con- flitti armati di maggiori dimensioni in 45 luoghi diversi, nel- la maggior parte conflitti interni (frequentemente con parte- cipazione di eserciti regolari), ma anche conflitti internazio- nali come la guerra Iraq-Kuwait, la prima guerra del Golfo, i conflitti tra India-Pakistan e tra Etiopia-Eritrea, la guerra del- la Nato contro la ex-Jugoslavia. Nel solo 2002 si sono conta- ti 21 conflitti, in maggioranza guerre civili;1 nello stesso an- no è iniziata la guerra in Afghanistan e nel 2003 la seconda guerra del Golfo. Molti conflitti, in particolare quelli civili, sono poco rappresentati dal punto di vita mass-mediatico no- nostante i loro effetti devastanti. In questo contesto si è for- mato nel 2004 un gruppo di lavoro AIE coordinato da Giu- seppe Gorini del CSPO di Firenze. Gli obiettivi iniziali del gruppo sono stati quelli di approfondire il tema delle conse- guenze sanitarie di guerra e terrorismo e di esplorare quale ruolo specifico e quali possibili attività di prevenzione po- trebbero essere svolti in questo campo da chi si occupa di epi- demiologia e di sanità pubblica in Italia.

Epidemiologia e conflitti armati. Riflessioni dopo due anni di attività del gruppo di lavoro AIE-Guerra / Agostini Daniele; Baussano Iacopo; Bertozzi Nicoletta;..Stefanini Angelo et al.. - In: EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE. - ISSN 1120-9763. - STAMPA. - 31:5(2007), pp. 295-296.

Epidemiologia e conflitti armati. Riflessioni dopo due anni di attività del gruppo di lavoro AIE-Guerra

STEFANINI, ANGELO
2007

Abstract

I conflitti armati continuano a rappresentare una seria mi- naccia alla salute pubblica e all’integrità ambientale nel no- stro pianeta; si stima che nel secolo appena trascorso circa 191 milioni di persone siano morte per gli effetti diretti di guer- re. Durante il periodo 1990-2001 si sono verificati 57 con- flitti armati di maggiori dimensioni in 45 luoghi diversi, nel- la maggior parte conflitti interni (frequentemente con parte- cipazione di eserciti regolari), ma anche conflitti internazio- nali come la guerra Iraq-Kuwait, la prima guerra del Golfo, i conflitti tra India-Pakistan e tra Etiopia-Eritrea, la guerra del- la Nato contro la ex-Jugoslavia. Nel solo 2002 si sono conta- ti 21 conflitti, in maggioranza guerre civili;1 nello stesso an- no è iniziata la guerra in Afghanistan e nel 2003 la seconda guerra del Golfo. Molti conflitti, in particolare quelli civili, sono poco rappresentati dal punto di vita mass-mediatico no- nostante i loro effetti devastanti. In questo contesto si è for- mato nel 2004 un gruppo di lavoro AIE coordinato da Giu- seppe Gorini del CSPO di Firenze. Gli obiettivi iniziali del gruppo sono stati quelli di approfondire il tema delle conse- guenze sanitarie di guerra e terrorismo e di esplorare quale ruolo specifico e quali possibili attività di prevenzione po- trebbero essere svolti in questo campo da chi si occupa di epi- demiologia e di sanità pubblica in Italia.
2007
Epidemiologia e conflitti armati. Riflessioni dopo due anni di attività del gruppo di lavoro AIE-Guerra / Agostini Daniele; Baussano Iacopo; Bertozzi Nicoletta;..Stefanini Angelo et al.. - In: EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE. - ISSN 1120-9763. - STAMPA. - 31:5(2007), pp. 295-296.
Agostini Daniele; Baussano Iacopo; Bertozzi Nicoletta;..Stefanini Angelo et al.
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