Le moderne presse a membrana mostrano due limiti importanti: la discontinuita dell’impiego e il deflusso del mosto nella stessa direzione della forza esercitata che ostacola in parte l’estrazione e impone tempi lunghi di lavoro. Una recente proposta ancora in fase di sperimentazione presenta tutte le caratteristiche per superare questi limiti e rendere il sistema di pressatura a membrana più pratico ed efficiente nel rispetto della qualità dei prodotti lavorati. Il prototipo è costituito da due unità poste in sequenza: la prima di sgrondo/pressatura, per ottenere mosti di prima qualità, la seconda di pressatura continua a vite, per estrarre efficacemente la frazione residua di minore pregio La prima componente, caratterizzata da due membrane elastiche e da due superfici di sgrondo, è interna ad un serbatoio verticale, in cui il prodotto viene caricato dall’alto lateralmente per essere sgrondato, pressato e spinto nella parte basale dove la seconda componente, costituita da una coclea e da una forata cilindrica esterna, provvederà al suo completo esaurimento. Le prime indicazioni operative confermano la validità del progetto per la qualità dei mosti estratti e per la migliore gestione del lavoro
F. Pezzi, D. Friso (2012). LA PRESSATURA A MEMBRANA PER PRESERVARE LA QUALITÀ DEI VINI. VIGNEVINI, 10, 48-52.
LA PRESSATURA A MEMBRANA PER PRESERVARE LA QUALITÀ DEI VINI
PEZZI, FABIO;
2012
Abstract
Le moderne presse a membrana mostrano due limiti importanti: la discontinuita dell’impiego e il deflusso del mosto nella stessa direzione della forza esercitata che ostacola in parte l’estrazione e impone tempi lunghi di lavoro. Una recente proposta ancora in fase di sperimentazione presenta tutte le caratteristiche per superare questi limiti e rendere il sistema di pressatura a membrana più pratico ed efficiente nel rispetto della qualità dei prodotti lavorati. Il prototipo è costituito da due unità poste in sequenza: la prima di sgrondo/pressatura, per ottenere mosti di prima qualità, la seconda di pressatura continua a vite, per estrarre efficacemente la frazione residua di minore pregio La prima componente, caratterizzata da due membrane elastiche e da due superfici di sgrondo, è interna ad un serbatoio verticale, in cui il prodotto viene caricato dall’alto lateralmente per essere sgrondato, pressato e spinto nella parte basale dove la seconda componente, costituita da una coclea e da una forata cilindrica esterna, provvederà al suo completo esaurimento. Le prime indicazioni operative confermano la validità del progetto per la qualità dei mosti estratti e per la migliore gestione del lavoroI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.