L’aspetto sanitario occupa un posto di rilevante importanza nell’economicità della coltivazione di piante officinali; ciò nonostante, in Italia, gli studi di tipo patologico specifici di questo settore sono stati condotti fino ad oggi in maniera non continuativa. Solamente agli inizi degli anni ’90, presso il DiPSA dell’Università di Bologna, hanno avuto inizio indagini specifiche per il settore erboristico con lo scopo di individuare ed identificare i virus ed i fitoplasmi maggiormente diffusi e pericolosi nelle aree di produzione italiane, definirne le principali caratteristiche epidemiologiche, valutare le sintomatologie sulle piante, suggerire la profilassi da adottare ed, inoltre, verificare se questi patogeni, oltre a diminuire la resa delle produzioni, potessero influire sulla sintesi dei principi attivi e, in particolare, sulla quantità e qualità degli oli essenziali. Dal 1990 ad oggi sono state esaminate oltre 150 specie officinali riscontrando malattie anche gravi dal punto di vista economico associate ad infezioni da virus e fitoplasmi singole o miste. Le sintomatologie più gravi interessavano il fiore e l’apparato fogliare. Sono stati individuati numerosi ospiti naturali sia di virus che di fitoplasmi e, in molti casi, si è trattato di nuove segnalazioni: Digitalis lutea L., D. lanata L., Galega officinalis L. Hypericum perforatum L., Hyssopus officinalis L., Parietaria officinalis L., P. judaica Auct. An. (L.), Echinacea purpurea L. Le ricerche comparative sugli oli essenziali estratti da piante sane ed infette da virus e/o fitoplasmi sono state eseguite in collaborazione con Colleghi delle Università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia, Chieti, Perugia. E’ emerso che virus e fitoplasmi possono influire non solo sulla produttività degli impianti, ma anche sulla resa e composizione degli oli essenziali, determinandone in genere dei decrementi e delle variazioni nei principali componenti (ad es., in lavanda, issopo anisato, iperico, timo, ecc.).

M.G. Bellardi (2013). Fitopatologia e qualità degli oli essenziali. PIANTE MEDICINALI, 12(1), 48-48.

Fitopatologia e qualità degli oli essenziali

BELLARDI, MARIA GRAZIA
2013

Abstract

L’aspetto sanitario occupa un posto di rilevante importanza nell’economicità della coltivazione di piante officinali; ciò nonostante, in Italia, gli studi di tipo patologico specifici di questo settore sono stati condotti fino ad oggi in maniera non continuativa. Solamente agli inizi degli anni ’90, presso il DiPSA dell’Università di Bologna, hanno avuto inizio indagini specifiche per il settore erboristico con lo scopo di individuare ed identificare i virus ed i fitoplasmi maggiormente diffusi e pericolosi nelle aree di produzione italiane, definirne le principali caratteristiche epidemiologiche, valutare le sintomatologie sulle piante, suggerire la profilassi da adottare ed, inoltre, verificare se questi patogeni, oltre a diminuire la resa delle produzioni, potessero influire sulla sintesi dei principi attivi e, in particolare, sulla quantità e qualità degli oli essenziali. Dal 1990 ad oggi sono state esaminate oltre 150 specie officinali riscontrando malattie anche gravi dal punto di vista economico associate ad infezioni da virus e fitoplasmi singole o miste. Le sintomatologie più gravi interessavano il fiore e l’apparato fogliare. Sono stati individuati numerosi ospiti naturali sia di virus che di fitoplasmi e, in molti casi, si è trattato di nuove segnalazioni: Digitalis lutea L., D. lanata L., Galega officinalis L. Hypericum perforatum L., Hyssopus officinalis L., Parietaria officinalis L., P. judaica Auct. An. (L.), Echinacea purpurea L. Le ricerche comparative sugli oli essenziali estratti da piante sane ed infette da virus e/o fitoplasmi sono state eseguite in collaborazione con Colleghi delle Università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia, Chieti, Perugia. E’ emerso che virus e fitoplasmi possono influire non solo sulla produttività degli impianti, ma anche sulla resa e composizione degli oli essenziali, determinandone in genere dei decrementi e delle variazioni nei principali componenti (ad es., in lavanda, issopo anisato, iperico, timo, ecc.).
2013
M.G. Bellardi (2013). Fitopatologia e qualità degli oli essenziali. PIANTE MEDICINALI, 12(1), 48-48.
M.G. Bellardi
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/144871
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact