Con questo lavoro viene affrontata per la prima volta l’evoluzione quaternaria del segmento mediano della Val di Vizze (Pfitschtal) – situata in provincia di Bolzano (Alpi Aurine) – il più ricco di evidenze geomorfologiche, distribuite lungo 12 km di fondovalle piatto e sovralluvionato. L’obiettivo è stato perseguito attraverso il confronto tra numerosi dati geomorfologici e sedimentologici e il relativo modello digitale del terreno (DEM) implementato con la mappa del microrilievo. Ne è scaturita una cartografia originale di estremo dettaglio in grado di evidenziare le interferenze di volta in volta prodotte dai processi deposizionali ed erosivo/esarativi (glaciali, fluviali e glacio-fluviali), attivi in special modo durante gli ultimi 15.000 anni circa (Tardoglaciale e postglaciale). In mancanza di reperti fossili e relative datazioni, una consistente parte delle scansioni temporali della complessa griglia evolutiva sono state definite sulla base degli eventi tardoglaciali e dei correlati accumuli frontali e di contatto glaciale. Attraverso i limiti delle nevi perenni (lnp, per ghiacciai di ridotte estensioni coincidenti con le ELA – Equilibrium Line Altitude) si è potuto risalire ai corrispondenti stadi tardoglaciali e alle rispettive età attribuitein letteratura. Parole chiave
ASTORI A., VENTURINI C. (2012). Evoluzione quaternaria della media Val di Vizze (Vipiteno, BZ – Alpi Aurine). GORTANIA. GEOLOGIA PALEONTOLOGIA PALETNOLOGIA, 33/2011(1), 57-84.
Evoluzione quaternaria della media Val di Vizze (Vipiteno, BZ – Alpi Aurine).
VENTURINI, CORRADO
2012
Abstract
Con questo lavoro viene affrontata per la prima volta l’evoluzione quaternaria del segmento mediano della Val di Vizze (Pfitschtal) – situata in provincia di Bolzano (Alpi Aurine) – il più ricco di evidenze geomorfologiche, distribuite lungo 12 km di fondovalle piatto e sovralluvionato. L’obiettivo è stato perseguito attraverso il confronto tra numerosi dati geomorfologici e sedimentologici e il relativo modello digitale del terreno (DEM) implementato con la mappa del microrilievo. Ne è scaturita una cartografia originale di estremo dettaglio in grado di evidenziare le interferenze di volta in volta prodotte dai processi deposizionali ed erosivo/esarativi (glaciali, fluviali e glacio-fluviali), attivi in special modo durante gli ultimi 15.000 anni circa (Tardoglaciale e postglaciale). In mancanza di reperti fossili e relative datazioni, una consistente parte delle scansioni temporali della complessa griglia evolutiva sono state definite sulla base degli eventi tardoglaciali e dei correlati accumuli frontali e di contatto glaciale. Attraverso i limiti delle nevi perenni (lnp, per ghiacciai di ridotte estensioni coincidenti con le ELA – Equilibrium Line Altitude) si è potuto risalire ai corrispondenti stadi tardoglaciali e alle rispettive età attribuitein letteratura. Parole chiaveI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


