Facendo riferimento ad un analogo sondaggio realizzato negli anni 1967/68 da Piero Bertolini, gli autori hanno ritenuto di grande rilevanza ripetere l’esperienza, più che con l’intento di pervenire a delle puntuali correlazioni tra i due sondaggi, fare il punto della situazione oggi esistente per ciò che attiene ai rapporti tra la pedagogia da un lato e la psicologia, la sociologia e l’antropologia culturale dall’altro. Ciò soprattutto in considerazione dei mutamenti intervenuti specie dal punto di vista accademico nel caso di tutte le scienze appena citate. L’attuale sondaggio pare avere confermato l’esistenza di un’area piuttosto estesa di difficoltà nel riconoscere alla pedagogia uno statuto di scienza autonoma, anche se non sono mancate importanti valutazioni di essa che paiono addirittura in contrasto con quella difficoltà. Gli autori sono del parere che una responsabilità non piccola di tale situazione - che è ovviamente all’origine di una scarsa diffusione di un orientamento francamente interdisciplinare - è da individuare nella parcellizzazione del sapere sull’uomo, confermata dalla presenza nell’Università italiana di facoltà psicologiche e sociologiche generalmente poco propense ad aprirsi a tematiche e a punti di vista ‘altri’ rispetto ai propri. Ciò comporta un invito rivolto a tutte quelle scienze affinché trovino le modalità più corrette per invertire la tendenza segnalata, al fine non solo di rivedere i propri fondamenti epistemologici, ma anche se non soprattutto per consentire e stimolare prassi sociali più convincenti.

Colpi di sonda. Pedagogia e Scienze Umane trent*anni dopo

BERTOLINI, PIERLUIGI;MAZZONI, VALENTINA;SCHENETTI, MICHELA
2004

Abstract

Facendo riferimento ad un analogo sondaggio realizzato negli anni 1967/68 da Piero Bertolini, gli autori hanno ritenuto di grande rilevanza ripetere l’esperienza, più che con l’intento di pervenire a delle puntuali correlazioni tra i due sondaggi, fare il punto della situazione oggi esistente per ciò che attiene ai rapporti tra la pedagogia da un lato e la psicologia, la sociologia e l’antropologia culturale dall’altro. Ciò soprattutto in considerazione dei mutamenti intervenuti specie dal punto di vista accademico nel caso di tutte le scienze appena citate. L’attuale sondaggio pare avere confermato l’esistenza di un’area piuttosto estesa di difficoltà nel riconoscere alla pedagogia uno statuto di scienza autonoma, anche se non sono mancate importanti valutazioni di essa che paiono addirittura in contrasto con quella difficoltà. Gli autori sono del parere che una responsabilità non piccola di tale situazione - che è ovviamente all’origine di una scarsa diffusione di un orientamento francamente interdisciplinare - è da individuare nella parcellizzazione del sapere sull’uomo, confermata dalla presenza nell’Università italiana di facoltà psicologiche e sociologiche generalmente poco propense ad aprirsi a tematiche e a punti di vista ‘altri’ rispetto ai propri. Ciò comporta un invito rivolto a tutte quelle scienze affinché trovino le modalità più corrette per invertire la tendenza segnalata, al fine non solo di rivedere i propri fondamenti epistemologici, ma anche se non soprattutto per consentire e stimolare prassi sociali più convincenti.
2004
Bertolini P.; Mazzoni V.; Schenetti. M
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