Introduzione: Negli ultimi decenni la comunità scientifica ha mostrato un crescente interesse verso il ruolo che la spiritualità può avere sulla salute fisica e mentale. Più alti livelli di religiosità sono stati associati a un maggiore benessere psicologico, una maggiore soddisfazione di vita e felicità e una minore severità e incidenza di disturbi depressivi. Tra le innumerevoli pratiche spirituali, la meditazione, e in particolare un sottogruppo di meditazioni conosciute col nome di Mindfulness meditations (MM: tr. it. le meditazioni basate sulla consapevolezza), hanno ricevuto recentemente grande attenzione dalla comunità scientifica per le possibilità di applicazione a una grande varietà di disturbi sia fisici che mentali. Il concetto di Mindfulness si riferisce ad una maniera particolare di prestare attenzione al momento presente ed è caratterizzato da una consapevolezza non giudicante delle esperienze interne ed esterne così come da un’attitudine aperta e recettiva. Le MM comprendono sia antiche meditazioni appartenenti alla tradizione Buddista come la meditazione Vipassana e la meditazione Zen sia nuove pratiche meditative derivate dallo sforzo di organizzare il concetto originale di Mindfulness in corsi standardizzati e clinicamente orientati quali la Riduzione dello stress basata sulla Mindfulness (RSBM) e la terapia cognitiva basata sulla Mindfulness (TCBM) Alla luce del crescente interesse verso l’utilizzo di queste pratiche nel campo della salute, lo scopo del presente lavoro è quello di riassumere in maniera critica le evidenze scientifiche disponibili sul ruolo delle MM nei disturbi mentali. Metodo: Una ricerca di articoli scientifici sulle MM per il trattamento dei disturbi psichiatrici è stata condotta attraverso MEDLINE, ISI Web of Knowledge, il database della Cochrane Collaboration e le reference degli articoli trovati. La ricerca ha incluso articoli originali pubblicati in lingua inglese fino a dicembre 2008. I termini principali utilizzati per la ricerca sono stati: Mindfulness meditation, Vipassana, Zen, stress reduction, cognitive therapy, major depression, bipolar disorder, anxiety disorders, insomnia, alcohol abuse and substances abuse. Risultati: I ritrovamenti principali mostrano che la TCBM in aggiunta al trattamento standard (TS) e, sebbene meno studiata, la RSBM potrebbero essere più efficaci della sola TS per i pazienti che soffrono di depressione maggiore ricorrente dopo la terza ricaduta depressiva, per i pazienti affetti da depressione resistente, distimia e disturbo bipolare in fase di remissione. La RSBM e secondariamente la TCBM hanno mostrato qualche efficacia per i disturbi d’ansia, in particolare il disturbo d’attacchi di panico, il disturbo d’ansia generalizzata e la fobia sociale. La RSBM, tuttavia, si è rivelata meno efficace rispetto alla terapia cognitiva di gruppo standard per il trattamento della fobia sociale e un ritiro di Vipassana della durata di 10 giorni non ha mostrato alcuna efficacia nel ridurre i sintomi di disturbo post traumatico da stress in una popolazione carceraria. Inoltre la TCBM e la RSBM hanno dimostrato anche qualche efficacia per i soggetti affetti da insonnia, disturbi alimentari e disturbo da deficit di attenzione e iperattività nell’età adulta. Conclusioni: Le MM potrebbero essere utili per diversi disturbi psichiatrici soprattutto per quanto riguarda i disturbi d’ansia e d’umore. Tuttavia un numero relativamente grande di studi è affetto da deficit metodologici come l’assenza di randomizzazione, l’assenza di un gruppo di controllo a una piccola numerosità campionaria che suggeriscono di considerare tali risultati con cautela. In conclusione, sebbene l’evidenza attuale sia incoraggiante, ulteriore ricerca attraverso studi dal design metodologico migliore è necessaria per rispondere a domande critiche quali l’esclusione di un effetto legato all’auto selezione e ad un possibile effetto placebo di tali pratiche.

Chiesa A., Serretti A. (2009). L'UTILITA' DELLE MEDITAZIONI BASATE SULLA CONSAPEVOLEZZA PER I DISTURBI PSICHIATRICI: UNA REVIEW SISTEMATICA. PSICHIATRIA E PSICOTERAPIA, 28, 93-110.

L'UTILITA' DELLE MEDITAZIONI BASATE SULLA CONSAPEVOLEZZA PER I DISTURBI PSICHIATRICI: UNA REVIEW SISTEMATICA

SERRETTI, ALESSANDRO
2009

Abstract

Introduzione: Negli ultimi decenni la comunità scientifica ha mostrato un crescente interesse verso il ruolo che la spiritualità può avere sulla salute fisica e mentale. Più alti livelli di religiosità sono stati associati a un maggiore benessere psicologico, una maggiore soddisfazione di vita e felicità e una minore severità e incidenza di disturbi depressivi. Tra le innumerevoli pratiche spirituali, la meditazione, e in particolare un sottogruppo di meditazioni conosciute col nome di Mindfulness meditations (MM: tr. it. le meditazioni basate sulla consapevolezza), hanno ricevuto recentemente grande attenzione dalla comunità scientifica per le possibilità di applicazione a una grande varietà di disturbi sia fisici che mentali. Il concetto di Mindfulness si riferisce ad una maniera particolare di prestare attenzione al momento presente ed è caratterizzato da una consapevolezza non giudicante delle esperienze interne ed esterne così come da un’attitudine aperta e recettiva. Le MM comprendono sia antiche meditazioni appartenenti alla tradizione Buddista come la meditazione Vipassana e la meditazione Zen sia nuove pratiche meditative derivate dallo sforzo di organizzare il concetto originale di Mindfulness in corsi standardizzati e clinicamente orientati quali la Riduzione dello stress basata sulla Mindfulness (RSBM) e la terapia cognitiva basata sulla Mindfulness (TCBM) Alla luce del crescente interesse verso l’utilizzo di queste pratiche nel campo della salute, lo scopo del presente lavoro è quello di riassumere in maniera critica le evidenze scientifiche disponibili sul ruolo delle MM nei disturbi mentali. Metodo: Una ricerca di articoli scientifici sulle MM per il trattamento dei disturbi psichiatrici è stata condotta attraverso MEDLINE, ISI Web of Knowledge, il database della Cochrane Collaboration e le reference degli articoli trovati. La ricerca ha incluso articoli originali pubblicati in lingua inglese fino a dicembre 2008. I termini principali utilizzati per la ricerca sono stati: Mindfulness meditation, Vipassana, Zen, stress reduction, cognitive therapy, major depression, bipolar disorder, anxiety disorders, insomnia, alcohol abuse and substances abuse. Risultati: I ritrovamenti principali mostrano che la TCBM in aggiunta al trattamento standard (TS) e, sebbene meno studiata, la RSBM potrebbero essere più efficaci della sola TS per i pazienti che soffrono di depressione maggiore ricorrente dopo la terza ricaduta depressiva, per i pazienti affetti da depressione resistente, distimia e disturbo bipolare in fase di remissione. La RSBM e secondariamente la TCBM hanno mostrato qualche efficacia per i disturbi d’ansia, in particolare il disturbo d’attacchi di panico, il disturbo d’ansia generalizzata e la fobia sociale. La RSBM, tuttavia, si è rivelata meno efficace rispetto alla terapia cognitiva di gruppo standard per il trattamento della fobia sociale e un ritiro di Vipassana della durata di 10 giorni non ha mostrato alcuna efficacia nel ridurre i sintomi di disturbo post traumatico da stress in una popolazione carceraria. Inoltre la TCBM e la RSBM hanno dimostrato anche qualche efficacia per i soggetti affetti da insonnia, disturbi alimentari e disturbo da deficit di attenzione e iperattività nell’età adulta. Conclusioni: Le MM potrebbero essere utili per diversi disturbi psichiatrici soprattutto per quanto riguarda i disturbi d’ansia e d’umore. Tuttavia un numero relativamente grande di studi è affetto da deficit metodologici come l’assenza di randomizzazione, l’assenza di un gruppo di controllo a una piccola numerosità campionaria che suggeriscono di considerare tali risultati con cautela. In conclusione, sebbene l’evidenza attuale sia incoraggiante, ulteriore ricerca attraverso studi dal design metodologico migliore è necessaria per rispondere a domande critiche quali l’esclusione di un effetto legato all’auto selezione e ad un possibile effetto placebo di tali pratiche.
2009
Chiesa A., Serretti A. (2009). L'UTILITA' DELLE MEDITAZIONI BASATE SULLA CONSAPEVOLEZZA PER I DISTURBI PSICHIATRICI: UNA REVIEW SISTEMATICA. PSICHIATRIA E PSICOTERAPIA, 28, 93-110.
Chiesa A.; Serretti A.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/143346
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