Nell’ultimo decennio si è rinnovata l’attenzione relativa all’intervento nelle fasi iniziali della psicosi al fine di migliorare la prognosi della malattia. Sono stati sviluppati programmi d’intervento precoce caratterizzati da due elementi fondamentali: identificazione precoce dei soggetti in fase prodromica o con psicosi all’esordio e intervento integrato e specifico. Scopo del presente articolo è fornire una descrizione dei principali interventi farmacologici e psicosociali attualmente adottati nel trattamento della psicosi all’esordio e del periodo prodromico delineandone le caratteristiche salienti e fornendo le prove di efficacia disponibili. Il presente articolo si configura come una revisione naturalistica. L’effettiva efficacia dell’intervento in fase prodromica rimane ampiamente dibattuta, considerando la notevole difficoltà nell’identificazione della sintomatologia prodromica e la variabilità dei tassi di conversione alla psicosi, con elevato rischio di trattare falsi positivi. Al contrario, studi preliminari supportano l’efficacia di programmi di intervento specifico nell’esordio psicotico al fine di migliorare la prognosi in termini clinici e psicosociali, sebbene attualmente non siano disponibili evidenze definitive in letteratura. Si rende, quindi, necessario un ulteriore sviluppo della ricerca al fine di supportare la stabilità dei risultati positivi a breve termine sia nel lungo termine sia rispetto al funzionamento sociale e lavorativo. Inoltre, occorrerebbe definire nel dettaglio quali componenti dei programmi specifici descritti in letteratura si associno a maggior efficacia clinica.
Papili P., Cevenini N., Mori E., Rossi E., Mandelli L., Michetti R., et al. (2007). Intervento precoce nella psicosi: trattamento farmacologico e psicosociale. MINERVA PSICHIATRICA, 48, 225-236.
Intervento precoce nella psicosi: trattamento farmacologico e psicosociale.
MANDELLI, LAURA;SERRETTI, ALESSANDRO;DE RONCHI, DIANA;BERARDI, DOMENICO;CEVENINI, NADIA
2007
Abstract
Nell’ultimo decennio si è rinnovata l’attenzione relativa all’intervento nelle fasi iniziali della psicosi al fine di migliorare la prognosi della malattia. Sono stati sviluppati programmi d’intervento precoce caratterizzati da due elementi fondamentali: identificazione precoce dei soggetti in fase prodromica o con psicosi all’esordio e intervento integrato e specifico. Scopo del presente articolo è fornire una descrizione dei principali interventi farmacologici e psicosociali attualmente adottati nel trattamento della psicosi all’esordio e del periodo prodromico delineandone le caratteristiche salienti e fornendo le prove di efficacia disponibili. Il presente articolo si configura come una revisione naturalistica. L’effettiva efficacia dell’intervento in fase prodromica rimane ampiamente dibattuta, considerando la notevole difficoltà nell’identificazione della sintomatologia prodromica e la variabilità dei tassi di conversione alla psicosi, con elevato rischio di trattare falsi positivi. Al contrario, studi preliminari supportano l’efficacia di programmi di intervento specifico nell’esordio psicotico al fine di migliorare la prognosi in termini clinici e psicosociali, sebbene attualmente non siano disponibili evidenze definitive in letteratura. Si rende, quindi, necessario un ulteriore sviluppo della ricerca al fine di supportare la stabilità dei risultati positivi a breve termine sia nel lungo termine sia rispetto al funzionamento sociale e lavorativo. Inoltre, occorrerebbe definire nel dettaglio quali componenti dei programmi specifici descritti in letteratura si associno a maggior efficacia clinica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.