La margherita africana (African daisy; Arctotis x hybrida, famiglia delle Asteraceae) è un’erbacea perenne tappezzante originaria dell’Africa meridionale la cui altezza può raggiungere i 60-70 cm. E’ una pianta apprezzata per la fioritura non solo vivace ma anche prolungata, molto adatta per creare bordure ed aiuole. Come quelli della gazania, anche i fiori degli ibridi di Arctotis si schiudono solo quando splende il sole. Nella Piana di Albenga (Savona) la margherita africana è allevata in pieno campo; le talee radicate sono messe a dimora nel vaso di 14 cm di diametro in ottobre; la commercializzazione della pianta fiorita avviene in primavera, a partire dal mese di marzo. La sua coltivazione non pone eccessivi problemi dal punto di vista sanitario: si tratta, infatti, di piante difficilmente attaccate da parassiti o da malattie in genere, fatta eccezione per i marciumi basali, le “muffe” da Botrytis cinerea e gli attacchi di afidi molto pericolosi a primavera per i giovani boccioli. A partire dal mese di novembre del 2012, in un’azienda dove la coltivazione principale è rappresentata dalla dimorfoteca (Dimorphoteca spp.; sin. Osteospermum spp.) (con una produzione di circa 20.000 esemplari l’anno), è stata osservata una grave malattia riguardante la margherita africana (presente nell’azienda con oltre 2.000 vasi). Considerata la gravità dei sintomi che la contraddistinguevano, alcuni esemplari sono stati inviati al CNR di Portici (Napoli) ed all’Università di Bologna (DiPSA) per le analisi del caso. Di seguito si riporta una sintesi dei risultati conseguiti che vedono ancora una volta protagonista il virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (Tomato spotted wilt virus: TSWV), tospovirus che negli ultimi anni abbiamo spesso riscontrato in coltivazioni di ornamentali (lupino, calla bianca, margherita, ciclamino, ecc.) della Riviera Ligure di Levante.

Arctotis x hybrida: nuovo ospite naturale di TSWV / G.Parrella; M.G.Bellardi; B.Greco; L.Cavicchi; G.Bozzano. - In: CLAMER INFORMA. - ISSN 0394-9435. - STAMPA. - 5:(2013), pp. 64-67.

Arctotis x hybrida: nuovo ospite naturale di TSWV

BELLARDI, MARIA GRAZIA;CAVICCHI, LISA;
2013

Abstract

La margherita africana (African daisy; Arctotis x hybrida, famiglia delle Asteraceae) è un’erbacea perenne tappezzante originaria dell’Africa meridionale la cui altezza può raggiungere i 60-70 cm. E’ una pianta apprezzata per la fioritura non solo vivace ma anche prolungata, molto adatta per creare bordure ed aiuole. Come quelli della gazania, anche i fiori degli ibridi di Arctotis si schiudono solo quando splende il sole. Nella Piana di Albenga (Savona) la margherita africana è allevata in pieno campo; le talee radicate sono messe a dimora nel vaso di 14 cm di diametro in ottobre; la commercializzazione della pianta fiorita avviene in primavera, a partire dal mese di marzo. La sua coltivazione non pone eccessivi problemi dal punto di vista sanitario: si tratta, infatti, di piante difficilmente attaccate da parassiti o da malattie in genere, fatta eccezione per i marciumi basali, le “muffe” da Botrytis cinerea e gli attacchi di afidi molto pericolosi a primavera per i giovani boccioli. A partire dal mese di novembre del 2012, in un’azienda dove la coltivazione principale è rappresentata dalla dimorfoteca (Dimorphoteca spp.; sin. Osteospermum spp.) (con una produzione di circa 20.000 esemplari l’anno), è stata osservata una grave malattia riguardante la margherita africana (presente nell’azienda con oltre 2.000 vasi). Considerata la gravità dei sintomi che la contraddistinguevano, alcuni esemplari sono stati inviati al CNR di Portici (Napoli) ed all’Università di Bologna (DiPSA) per le analisi del caso. Di seguito si riporta una sintesi dei risultati conseguiti che vedono ancora una volta protagonista il virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (Tomato spotted wilt virus: TSWV), tospovirus che negli ultimi anni abbiamo spesso riscontrato in coltivazioni di ornamentali (lupino, calla bianca, margherita, ciclamino, ecc.) della Riviera Ligure di Levante.
2013
Arctotis x hybrida: nuovo ospite naturale di TSWV / G.Parrella; M.G.Bellardi; B.Greco; L.Cavicchi; G.Bozzano. - In: CLAMER INFORMA. - ISSN 0394-9435. - STAMPA. - 5:(2013), pp. 64-67.
G.Parrella; M.G.Bellardi; B.Greco; L.Cavicchi; G.Bozzano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/138404
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