Il volume analizza l'evoluzione dell'atteggiamento della sfera politica nei riguardi del nascente consumo di massa nell'Italia repubblicana. La diffusione dei consumi rappresentò infatti una sfida per la classe politica repubblicana per effetto dei mutamenti nei comportamenti individuali e collettivi che produceva. La ricerca copre un arco cronologico che parte dalla fine degli anni Cinquanta e arriva fino agli anni Ottanta e mostra come le diverse culture politiche italiane ( cattolici, comunisti e laici) abbiano affrontato il consumismo emergente fornendo risposte contraddittorie. Il volume mostra prima di tutto la persistenza di un'etica della parsimonia, parallela alla diffusione dei consumi, che riduceva la capacità della classe politica di integrare la dinamica dei consumi nella propria proposta politica. Di fronte alla diffusione dei consumi, peraltro rallentata dal persistere di disuguaglianze nella distribuzione del reddito, le elite politiche ed intellettuali hanno oscillato tra la promozione di modelli di consumo proposti come forma di emancipazione ( come quelli proposti dall'ENI) e il tentativo di controllare e indirizzare il nascente consumismo al fine di evitarne le forme considerate più estreme e/o di contrapporre consumi individuali a consumi collettivi ritenuti.
Stefano Cavazza (2013). Consumi e politica nell'Italia repubblicana. Bologna : IL MULINO.
Consumi e politica nell'Italia repubblicana
CAVAZZA, STEFANO
2013
Abstract
Il volume analizza l'evoluzione dell'atteggiamento della sfera politica nei riguardi del nascente consumo di massa nell'Italia repubblicana. La diffusione dei consumi rappresentò infatti una sfida per la classe politica repubblicana per effetto dei mutamenti nei comportamenti individuali e collettivi che produceva. La ricerca copre un arco cronologico che parte dalla fine degli anni Cinquanta e arriva fino agli anni Ottanta e mostra come le diverse culture politiche italiane ( cattolici, comunisti e laici) abbiano affrontato il consumismo emergente fornendo risposte contraddittorie. Il volume mostra prima di tutto la persistenza di un'etica della parsimonia, parallela alla diffusione dei consumi, che riduceva la capacità della classe politica di integrare la dinamica dei consumi nella propria proposta politica. Di fronte alla diffusione dei consumi, peraltro rallentata dal persistere di disuguaglianze nella distribuzione del reddito, le elite politiche ed intellettuali hanno oscillato tra la promozione di modelli di consumo proposti come forma di emancipazione ( come quelli proposti dall'ENI) e il tentativo di controllare e indirizzare il nascente consumismo al fine di evitarne le forme considerate più estreme e/o di contrapporre consumi individuali a consumi collettivi ritenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.