Nelle recenti cronache giudiziarie si leggono sempre più frequentemente vicende ascrivibili ai cosiddetti "pirati della strada". L'elemento comune è quello di una spavalderia ai limiti della tracotanza, che per lo più non arriva neppure a lambire il piano della volontà del fatto tipico – principalmente configurato in omicidio o lesioni personali – ma che ad esso si approssima, comunque, molto da vicino. Si tratta di condotte assolutamente sconsiderate, realizzate da autori, che non sempre possiedono caratteristiche omogenee, ma che, nel momento in cui si predispongono a compiere ciò che presto assurge a fatto tipico, risultano possedere un analogo spirito dissennatamente temerario. La giurisprudenza, in particolare di legittimità, per molto tempo ha classificato i gesti di spericolatezza alla guida come comportamenti imprudenti, sebbene connotati dall'aggravante della previsione dell'evento. Questa ricostruzione sembra, tuttavia, già mostrare alcune rilevanti discontinuità rispetto al dato più aggiornato. Sono forse finalmente maturati i tempi per elaborare una proposta de lege ferenda, impostata su basi concettuali radicalmente distinte da quelle che fino ad ora hanno dominato.

Le oscillazioni della giurisprudenza tra dolo e colpa nei casi di guida spericolata: uno spazio per la "sconsideratezza"?

CURI, FRANCESCA
2013

Abstract

Nelle recenti cronache giudiziarie si leggono sempre più frequentemente vicende ascrivibili ai cosiddetti "pirati della strada". L'elemento comune è quello di una spavalderia ai limiti della tracotanza, che per lo più non arriva neppure a lambire il piano della volontà del fatto tipico – principalmente configurato in omicidio o lesioni personali – ma che ad esso si approssima, comunque, molto da vicino. Si tratta di condotte assolutamente sconsiderate, realizzate da autori, che non sempre possiedono caratteristiche omogenee, ma che, nel momento in cui si predispongono a compiere ciò che presto assurge a fatto tipico, risultano possedere un analogo spirito dissennatamente temerario. La giurisprudenza, in particolare di legittimità, per molto tempo ha classificato i gesti di spericolatezza alla guida come comportamenti imprudenti, sebbene connotati dall'aggravante della previsione dell'evento. Questa ricostruzione sembra, tuttavia, già mostrare alcune rilevanti discontinuità rispetto al dato più aggiornato. Sono forse finalmente maturati i tempi per elaborare una proposta de lege ferenda, impostata su basi concettuali radicalmente distinte da quelle che fino ad ora hanno dominato.
2013
Reato colposo e modelli di responsabilità. Le forme attuali di un paradigma classico
331
337
F.Curi
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