Nello scritto L’expression de l’infini dans l’art japonais Kuki Shūzō presenta una genealogia dell'arte giapponese cogliendone lo sviluppo sotto l'influenza della mistica indiana, del panteismo cinese e del Bushidō, la via del guerriero, il codice etico dei samurai, che si incarna nel culto dello spirito assoluto. L'arte, nel tentativo di affrancarsi dal tempo e dallo spazio, è vista come una continua ricerca d'espressione dell'infinito nel finito: nella prospettiva metafisica in luogo della prospettiva matematica; nella composizione arbitraria in cui la rappresentazione è solo la parte di un tutto, per esempio un ramo che suggerisce un albero nelle prospettive dell'ukiyo-e; nell'importanza della linea che, essendo dinamica, esprime, nel ritmo vitale del movimento, "la potenza dell'assoluto e lo slancio dell'infinito"; nella pittura monocromatica in cui il bianco e il nero si armonizzano contrapponendosi, "il soffio del vuoto è la pennellata stessa".
L. Ricca (2007). "L’espressione dell'infinito nell'arte giapponese" di Kuki Shūzō.
"L’espressione dell'infinito nell'arte giapponese" di Kuki Shūzō
RICCA, LAURA
2007
Abstract
Nello scritto L’expression de l’infini dans l’art japonais Kuki Shūzō presenta una genealogia dell'arte giapponese cogliendone lo sviluppo sotto l'influenza della mistica indiana, del panteismo cinese e del Bushidō, la via del guerriero, il codice etico dei samurai, che si incarna nel culto dello spirito assoluto. L'arte, nel tentativo di affrancarsi dal tempo e dallo spazio, è vista come una continua ricerca d'espressione dell'infinito nel finito: nella prospettiva metafisica in luogo della prospettiva matematica; nella composizione arbitraria in cui la rappresentazione è solo la parte di un tutto, per esempio un ramo che suggerisce un albero nelle prospettive dell'ukiyo-e; nell'importanza della linea che, essendo dinamica, esprime, nel ritmo vitale del movimento, "la potenza dell'assoluto e lo slancio dell'infinito"; nella pittura monocromatica in cui il bianco e il nero si armonizzano contrapponendosi, "il soffio del vuoto è la pennellata stessa".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.