Il testo di Tange presenta notevoli difficoltà di traduzione, attribuibili a un registro aulico e poetico radicato nella più antica tradizione classica del linguaggio letterario giapponese. Tale registro implica innanzitutto l’uso di caratteri desueti, molti dei quali risultano irreperibili nei più diffusi dizionari. A ciò si aggiunge una tessitura sintattica caratterizzata da numerose ellissi e da un uso di connettivi o deittici privi di riferimenti contestuali trasparenti. Le ragioni per le quali l’autore abbia orientato le sue scelte stilistiche in una direzione così estrema e inattuale sembrano dettate da un approccio poetico e addirittura visionario con la materia trattata, come se si trattasse, per lui, di fare i conti “a tu per tu”, da artista e non da studioso, con i grandi personaggi-maestri evocati nel testo, ed in particolare con la figura di Michelangelo; quasi fosse impossibile accostarsi a questo gigante dell’arte occidentale senza esprimere nella lingua un tormento e una tensione drammatica omologa a quella della personalità e dell’arte michelangiolesca.
Tange prima di Tange. L'"Omaggio a Michelangelo" / L. Ricca; R. Shimizu. - STAMPA. - (2010), pp. 61-68.
Tange prima di Tange. L'"Omaggio a Michelangelo"
RICCA, LAURA;
2010
Abstract
Il testo di Tange presenta notevoli difficoltà di traduzione, attribuibili a un registro aulico e poetico radicato nella più antica tradizione classica del linguaggio letterario giapponese. Tale registro implica innanzitutto l’uso di caratteri desueti, molti dei quali risultano irreperibili nei più diffusi dizionari. A ciò si aggiunge una tessitura sintattica caratterizzata da numerose ellissi e da un uso di connettivi o deittici privi di riferimenti contestuali trasparenti. Le ragioni per le quali l’autore abbia orientato le sue scelte stilistiche in una direzione così estrema e inattuale sembrano dettate da un approccio poetico e addirittura visionario con la materia trattata, come se si trattasse, per lui, di fare i conti “a tu per tu”, da artista e non da studioso, con i grandi personaggi-maestri evocati nel testo, ed in particolare con la figura di Michelangelo; quasi fosse impossibile accostarsi a questo gigante dell’arte occidentale senza esprimere nella lingua un tormento e una tensione drammatica omologa a quella della personalità e dell’arte michelangiolesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.