Nel presente lavoro tento di offrire una distinzione concettuale tra l'idea di "buon cittadino" e "uomo buono" nel terzo libro della "Politica" di Aristotele, facendo osservare in che modo essa si rivela propedeutica all'identificazione tra l'uomo buono e il potenziale governante virtuoso. Una simile identificazione giustifica il quadro normativo di una città ideale interamente costituita di uomini buoni, anziché semplicemente di buoni cittadini, la cui virtù è esclusivamente relativa alla conformità ai dettami costituzionali che strutturano la comunità di appartenenza.
E. Irrera (2006). Tra realtà e utopia. Buon governante, buon cittadino e città ideale in Aristotele. LA SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI, 26, 59-70.
Tra realtà e utopia. Buon governante, buon cittadino e città ideale in Aristotele
IRRERA, ELENA
2006
Abstract
Nel presente lavoro tento di offrire una distinzione concettuale tra l'idea di "buon cittadino" e "uomo buono" nel terzo libro della "Politica" di Aristotele, facendo osservare in che modo essa si rivela propedeutica all'identificazione tra l'uomo buono e il potenziale governante virtuoso. Una simile identificazione giustifica il quadro normativo di una città ideale interamente costituita di uomini buoni, anziché semplicemente di buoni cittadini, la cui virtù è esclusivamente relativa alla conformità ai dettami costituzionali che strutturano la comunità di appartenenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.