L'autore considera le diverse interpretazioni di "Tre croci" offerte dagli studiosi più autorevoli e valuta quale debba essere una lettura complessiva del romanzo senza più forzature ideologiche o tecnicismi psicoanalitici. Sulla base delle testimonianze fornite da Tozzi stesso all'interno del testo, vengono prese in esame le possibili ragioni che hanno convinto lo scrittore senese a rimodellare il finale del romanzo. A questa linea interpretativa si aggiunge il rafforzamento del concetto di "cristificazione" - affermato da Sandro Maxia - attraverso altri segni testuali non ancora considerati. Non mancano chiari riferimenti al "Fu Mattia Pascal" di Pirandello, attraverso i quali Tozzi sembra dare una giustificazione più tangibile alla dedica che "Tre croci" reca in esergo.
P. Pieri (2012). "Tre croci": polisemie, intersezioni, manufatti intertestuali e appropriazioni simboliche nel romanzo di Tozzi. OTTO-NOVECENTO, a. XXXVI, n. 2, 103-122.
"Tre croci": polisemie, intersezioni, manufatti intertestuali e appropriazioni simboliche nel romanzo di Tozzi
PIERI, PIERO
2012
Abstract
L'autore considera le diverse interpretazioni di "Tre croci" offerte dagli studiosi più autorevoli e valuta quale debba essere una lettura complessiva del romanzo senza più forzature ideologiche o tecnicismi psicoanalitici. Sulla base delle testimonianze fornite da Tozzi stesso all'interno del testo, vengono prese in esame le possibili ragioni che hanno convinto lo scrittore senese a rimodellare il finale del romanzo. A questa linea interpretativa si aggiunge il rafforzamento del concetto di "cristificazione" - affermato da Sandro Maxia - attraverso altri segni testuali non ancora considerati. Non mancano chiari riferimenti al "Fu Mattia Pascal" di Pirandello, attraverso i quali Tozzi sembra dare una giustificazione più tangibile alla dedica che "Tre croci" reca in esergo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.