Le pionieristiche ricerche di Dietrich Briesemeister hanno allargato il discorso dell’ispanistica nel senso dei transferts culturali attirando l’attenzione, in particolare, su Friedrich Justin Bertuch (1747-1822). Questo poliedrico imprenditore culturale trasforma Weimar in un importante centro di irradiazione della cultura spagnola in Germania. Il contributo in oggetto individua per la prima volta un preciso nesso fra l’identificarsi delle relazioni con l’Italia (culminate nel «Magazin der italienischen Litteratur und Künste» di Christian Joseph Jagemann, fondato nel 1780), l’operato di Christoph Gottlieb von Murr e il «Magazin der Spanischen und Portugiesischen Literatur» di Bertuch. Tutta basata su lettere inedite è la ricostruzione sia dei rapporti fra Bertuch e Murr, sia dei rapporti fra Bertuch e Christian Felix Weiße, editore fino al 1782 di una rivista sassone all’avanguardia nella diffusione della letteratura spagnola, la «Neue Bibliothek der schönen Wissenschaften und der freyen Künste». Il filtro inglese risulta evidente nelle due imprese traduttive immediatamente precedenti al «Magazin», The History of the famous Preacher Friar Gerund de Campazas; otherwise Gerund Zotes (traduzione di Baretti) e la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas alias Zotes. La caratterizzazione del «Magazin» e della sua eco sulle riviste tedesche coeve include la smentita (sempre in base a materiali inediti conservati nel fondo Bertuch del Goethe- und Schiller-Archiv di Weimar) della tesi di Heymann. L’ampio contributo è concluso dall’analisi del Manual de la lengua española oder Handbuch der Spanischen Sprache in cui Bertuch usa i testi dei migliori poeti e prosatori spagnoli come eserciziario e dall’analisi della coeva traduzione del Nouveau voyage ou Tableau de l’etat actuel de cette Monarchie di Jean-François Bourgoing con il titolo Neue Reise durch Spanien vom Jahr 1782 bis 1788. Nel secondo volume di tale traduzione appare in appendice un trattatello Über den gegenwärtigen Zustand der Literatur in Spanien di Thomas Tychsen ove si constata l’inconsistenza dell’«opinio communis secondo cui la Spagna sarebbe un luogo delle tenebre e dell’ignoranza». Il contributo offerto da G. Cantarutti e S. Ruzzenenti viene valutato in questi termini da José Checa Beltrán, responsabile del gruppo di ricerca sulle «lecturas del legado literario-cultural español» nell’Europa dei Lumi: «este capítulo […] ilumina una compleja red de relaciones entre intelectuales de distintos países europeos y ofrece una rica mina de datos inéditos sobre traducciones, sinergias y autores que operaban en la Europa del siglo XVIII».
G. Cantarutti, S. Ruzzenenti (2012). Il «Magazin« (1780-1782) spagnolo di Friedrich Justin Bertuch e il suo contesto. MADRID : Iberoamericana Vervuert.
Il «Magazin« (1780-1782) spagnolo di Friedrich Justin Bertuch e il suo contesto
CANTARUTTI, GIULIA;RUZZENENTI, SILVIA
2012
Abstract
Le pionieristiche ricerche di Dietrich Briesemeister hanno allargato il discorso dell’ispanistica nel senso dei transferts culturali attirando l’attenzione, in particolare, su Friedrich Justin Bertuch (1747-1822). Questo poliedrico imprenditore culturale trasforma Weimar in un importante centro di irradiazione della cultura spagnola in Germania. Il contributo in oggetto individua per la prima volta un preciso nesso fra l’identificarsi delle relazioni con l’Italia (culminate nel «Magazin der italienischen Litteratur und Künste» di Christian Joseph Jagemann, fondato nel 1780), l’operato di Christoph Gottlieb von Murr e il «Magazin der Spanischen und Portugiesischen Literatur» di Bertuch. Tutta basata su lettere inedite è la ricostruzione sia dei rapporti fra Bertuch e Murr, sia dei rapporti fra Bertuch e Christian Felix Weiße, editore fino al 1782 di una rivista sassone all’avanguardia nella diffusione della letteratura spagnola, la «Neue Bibliothek der schönen Wissenschaften und der freyen Künste». Il filtro inglese risulta evidente nelle due imprese traduttive immediatamente precedenti al «Magazin», The History of the famous Preacher Friar Gerund de Campazas; otherwise Gerund Zotes (traduzione di Baretti) e la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas alias Zotes. La caratterizzazione del «Magazin» e della sua eco sulle riviste tedesche coeve include la smentita (sempre in base a materiali inediti conservati nel fondo Bertuch del Goethe- und Schiller-Archiv di Weimar) della tesi di Heymann. L’ampio contributo è concluso dall’analisi del Manual de la lengua española oder Handbuch der Spanischen Sprache in cui Bertuch usa i testi dei migliori poeti e prosatori spagnoli come eserciziario e dall’analisi della coeva traduzione del Nouveau voyage ou Tableau de l’etat actuel de cette Monarchie di Jean-François Bourgoing con il titolo Neue Reise durch Spanien vom Jahr 1782 bis 1788. Nel secondo volume di tale traduzione appare in appendice un trattatello Über den gegenwärtigen Zustand der Literatur in Spanien di Thomas Tychsen ove si constata l’inconsistenza dell’«opinio communis secondo cui la Spagna sarebbe un luogo delle tenebre e dell’ignoranza». Il contributo offerto da G. Cantarutti e S. Ruzzenenti viene valutato in questi termini da José Checa Beltrán, responsabile del gruppo di ricerca sulle «lecturas del legado literario-cultural español» nell’Europa dei Lumi: «este capítulo […] ilumina una compleja red de relaciones entre intelectuales de distintos países europeos y ofrece una rica mina de datos inéditos sobre traducciones, sinergias y autores que operaban en la Europa del siglo XVIII».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.