Le Pinete costiere ravennati (Emila-Romagna, Italia) costituiscono una delle maggiori aree boschive residue della pianura padana, rappresentando un patrimonio naturalistico e turistico di grande importanza. Studi recenti hanno dimostrato che l’acquifero costiero e i corsi d’acqua superficiali, presenti nell'area, sono interessati dal fenomeno dell’intrusione del cuneo salino, di origine sia antropica che naturale. Dato che la salinizzazione del suolo influisce sulle caratteristiche della vegetazione, il ricorso ai dati telerilevati ha rappresentato un nuovo approccio alla problematica analizzata: alterazioni relativamente piccole della concentrazione di sali inducono infatti cambiamenti, nelle proprietà delle foglie e della copertura vegetale, che sono osservabili attraverso misure eseguite con diverse lunghezze d’onda dello spettro. In particolare sono stati utilizzati dati multispettrali Aster (acquisiti tra il 2002 e 2010), che uniscono economicità e un sufficiente numero di bande (14), per studiare la variazione del comportamento spettrale delle specie vegetali costituenti le Pinete, verificando eventuali situazioni di stress, di malattia e anomalie riconducibili a prolungate modifiche delle normali condizioni di salinità. A questo scopo e con il supporto di diversi dati ancillari, come dataset idrogeologici, stratigrafici e altri, l’indagine ha previsto principalmente il calcolo di indici di vegetazione e il ricorso ad alcune valutazioni statistiche.
Barbarella M., De Giglio M., Avantaggiato A. (2012). Studio degli effetti dell’intrusione del cuneo salino sulla vegetazione costiera mediante dati satellitari. Milano : ASITA.
Studio degli effetti dell’intrusione del cuneo salino sulla vegetazione costiera mediante dati satellitari
BARBARELLA, MAURIZIO;DE GIGLIO, MICHAELA;
2012
Abstract
Le Pinete costiere ravennati (Emila-Romagna, Italia) costituiscono una delle maggiori aree boschive residue della pianura padana, rappresentando un patrimonio naturalistico e turistico di grande importanza. Studi recenti hanno dimostrato che l’acquifero costiero e i corsi d’acqua superficiali, presenti nell'area, sono interessati dal fenomeno dell’intrusione del cuneo salino, di origine sia antropica che naturale. Dato che la salinizzazione del suolo influisce sulle caratteristiche della vegetazione, il ricorso ai dati telerilevati ha rappresentato un nuovo approccio alla problematica analizzata: alterazioni relativamente piccole della concentrazione di sali inducono infatti cambiamenti, nelle proprietà delle foglie e della copertura vegetale, che sono osservabili attraverso misure eseguite con diverse lunghezze d’onda dello spettro. In particolare sono stati utilizzati dati multispettrali Aster (acquisiti tra il 2002 e 2010), che uniscono economicità e un sufficiente numero di bande (14), per studiare la variazione del comportamento spettrale delle specie vegetali costituenti le Pinete, verificando eventuali situazioni di stress, di malattia e anomalie riconducibili a prolungate modifiche delle normali condizioni di salinità. A questo scopo e con il supporto di diversi dati ancillari, come dataset idrogeologici, stratigrafici e altri, l’indagine ha previsto principalmente il calcolo di indici di vegetazione e il ricorso ad alcune valutazioni statistiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.