Il contributo «Il Liber instrumentorum di San Salvatore a Maiella» ha come oggetto principale il cartulario del monastero abruzzese di San Salvatore a Maiella, redatto a cavallo del XII e XIII secolo e attualmente conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Il codice rappresenta una fonte di un certo rilievo nel panorama della documentazione abruzzese medievale, oggetto, dopo la trascrizione settecentesca ad opera dell’erudito Antonio Martinetti, di un recente e rinnovato interesse da parte degli studiosi. Esso si configura, infatti, come un’interessante testimonianza storica per la comprensione delle vicende del monastero e in generale del territorio regionale, come ha ben evidenziato nei suoi studi Laurent Feller. Inoltre il cartulario è stato recentemente accostato, seppure con le dovute eccezioni e le notevoli differenze materiali e contenutistiche, alle note “cronache con cartulario” prodotte tra XI e XII secolo nell’ambito di influenza benedettino-cassinese. Il contributo si propone di indagare il cartulario in maniera più approfondita e sotto molteplici punti di vista (storico, paleografico, diplomatistico, codicologico e stilistico) per tentare di comprendere, in particolare, i significati legati al contesto di produzione e le motivazioni che portarono alla sua composizione. In secondo luogo facendo riferimento al nutrito dibattito storiografico e diplomatistico sui cartulari, si tenterà di capire analogie e differenze del nostro codice con le più note cronache-cartulario di area centro-meridionale, in particolare con il noto Chronicon casauriense. In terza ma non ultima istanza, il presente studio si propone come preliminare quanto necessaria premessa ad una definitiva e ragionata edizione critica del Liber instrumentorum di San Salvatore.
L. Iannacci (2012). Il Liber instrumentorum del monastero di San Salvatore a Maiella. STUDI MEDIEVALI, 53(2), 717-769.
Il Liber instrumentorum del monastero di San Salvatore a Maiella
IANNACCI, LORENZA
2012
Abstract
Il contributo «Il Liber instrumentorum di San Salvatore a Maiella» ha come oggetto principale il cartulario del monastero abruzzese di San Salvatore a Maiella, redatto a cavallo del XII e XIII secolo e attualmente conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Il codice rappresenta una fonte di un certo rilievo nel panorama della documentazione abruzzese medievale, oggetto, dopo la trascrizione settecentesca ad opera dell’erudito Antonio Martinetti, di un recente e rinnovato interesse da parte degli studiosi. Esso si configura, infatti, come un’interessante testimonianza storica per la comprensione delle vicende del monastero e in generale del territorio regionale, come ha ben evidenziato nei suoi studi Laurent Feller. Inoltre il cartulario è stato recentemente accostato, seppure con le dovute eccezioni e le notevoli differenze materiali e contenutistiche, alle note “cronache con cartulario” prodotte tra XI e XII secolo nell’ambito di influenza benedettino-cassinese. Il contributo si propone di indagare il cartulario in maniera più approfondita e sotto molteplici punti di vista (storico, paleografico, diplomatistico, codicologico e stilistico) per tentare di comprendere, in particolare, i significati legati al contesto di produzione e le motivazioni che portarono alla sua composizione. In secondo luogo facendo riferimento al nutrito dibattito storiografico e diplomatistico sui cartulari, si tenterà di capire analogie e differenze del nostro codice con le più note cronache-cartulario di area centro-meridionale, in particolare con il noto Chronicon casauriense. In terza ma non ultima istanza, il presente studio si propone come preliminare quanto necessaria premessa ad una definitiva e ragionata edizione critica del Liber instrumentorum di San Salvatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.