La città contemporanea è una sommatoria di città sovrapposte: quella delle dinamiche economiche, degli ambiti amministrativi, delle espansioni territoriali e degli assetti urbanistici; quella delle infrastrutture, della tecnologia e del funzionalismo; quella dei mercati globali e dell’immigrazione di massa. Tante diverse immagini, tante diverse espressioni di complessità e frammentazione. Parallelamente la società contemporanea è la più segmentata e differenziata che sia mai apparsa nella storia. Cresce tuttavia il desiderio di città, di usarla, di viverla, di gestirla, di sperimentarla, cresce la domanda di città espressa dai suoi abitanti. Assumendo come parametro di riferimento non più l’Uomo ma le genti, nell’accezione plurale, l’imperativo di progettare la città with people in mind, richiede di fare i conti con i desideri oltre che con i bisogni, di curare sia l’immagine che il sentimento della città. L’obiettivo finale sta nella convergenza e nella sovrapposizione fra cityscape, panorama fisico, e mindscape, panorama simbolico e mentale. Per riuscire a lavorare su tale convergenza è necessario utilizzare un approccio nuovo, fatto di contaminazioni e saperi trasversali forniti da altre discipline che pure contribuiscono a costruire l’immagine comunemente percepita della città e del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. Il cinema, come arte del narrare luoghi, storie e sentimenti, usato come strumento altro per la lettura della città, mette in luce nuove forme di analisi, di descrizione e di rappresentazione e propone visioni, prefigura scenari futuri, innescando riflessioni sulla città progettata e su quella da progettare, mostrando nuovi significati.
L. Bravo (2008). Vivere in città: esperienze, immagini, visioni. FIRENZE : Alinea.
Vivere in città: esperienze, immagini, visioni
BRAVO, LUISA
2008
Abstract
La città contemporanea è una sommatoria di città sovrapposte: quella delle dinamiche economiche, degli ambiti amministrativi, delle espansioni territoriali e degli assetti urbanistici; quella delle infrastrutture, della tecnologia e del funzionalismo; quella dei mercati globali e dell’immigrazione di massa. Tante diverse immagini, tante diverse espressioni di complessità e frammentazione. Parallelamente la società contemporanea è la più segmentata e differenziata che sia mai apparsa nella storia. Cresce tuttavia il desiderio di città, di usarla, di viverla, di gestirla, di sperimentarla, cresce la domanda di città espressa dai suoi abitanti. Assumendo come parametro di riferimento non più l’Uomo ma le genti, nell’accezione plurale, l’imperativo di progettare la città with people in mind, richiede di fare i conti con i desideri oltre che con i bisogni, di curare sia l’immagine che il sentimento della città. L’obiettivo finale sta nella convergenza e nella sovrapposizione fra cityscape, panorama fisico, e mindscape, panorama simbolico e mentale. Per riuscire a lavorare su tale convergenza è necessario utilizzare un approccio nuovo, fatto di contaminazioni e saperi trasversali forniti da altre discipline che pure contribuiscono a costruire l’immagine comunemente percepita della città e del territorio, del paesaggio e dell’ambiente. Il cinema, come arte del narrare luoghi, storie e sentimenti, usato come strumento altro per la lettura della città, mette in luce nuove forme di analisi, di descrizione e di rappresentazione e propone visioni, prefigura scenari futuri, innescando riflessioni sulla città progettata e su quella da progettare, mostrando nuovi significati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.