Improcedibilità d'ufficio per chi non vuole conciliare

Il mancato esperimento del tentativo di mediazione comporta l’improcedibilità della domanda in sede giudiziale nelle materie in cui il tentativo è obbligatorio, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 28 del 2010, nonché nelle ipotesi in cui la controversia sorga da un contratto, da un atto costitutivo o uno statuto contenente una clausola di mediazione. A fronte dell’indicazione tassativa contenuta al primo comma dell’art. 5 del d.lgs. n. 28 del 2010 delle materie in cui il tentativo di mediazione è obbligatorio e pregiudiziale alla domanda presentata innanzi all’autorità giudiziaria ordinaria, il legislatore ha espressamente previsto, oltre alla procedibilità delle domande cautelari e urgenti, al quarto comma dell’art. 5, un’elencazione di fattispecie nelle quali il procedimento di mediazione, pur essendo obbligatorio ratione materiae, non costituisce condizione di procedibilità, e per le quali la mediazione su sollecitazione del giudice non opera con effetto preclusivo.