Il progetto di restauro ha seguito l’indirizzo conservativo, rifiutando “l’estetica del ripristino” della parte sommitale delle murature e del tetto, in quanto la chiesa segnata dal tempo trascorso ha assunto le vesti di rudere. La conseguente scelta di mantenimento dello stato attuale ha orientato il progetto di consolidamento verso l’uso di tecniche di intervento “nascoste”, non per celare il segno progettuale contemporaneo, a scapito della struttura materiale originaria, ma quale unica soluzione possibile per garantire la salvaguardia della parete esterna su vicolo Pandolfo Malatesta. In specie la parte medioevale della chiesa lungo vicolo Malatesta è stata connessa alle colonne neoclassiche realizzate all'inizio dell'ottocento al fine di evitare il progredire il fenomeno di pressoflessione che riguardava la parete medioevale. Il nuovo sistema costituito dalle colonne neoclassiche e dalla muratura medioevale è stato ancorato al terreno mediante cuciture spaziali che interessano l'intera sezione trasversale del sistema; le cuciture spaziali sono state ancorate mediante la realizzazione di micropali, superiormente sono stati realizzati cordoli metallici che hanno il compito di ricostruire la scatola muraria.
Restauración de la Iglesia de San Francisco en Fano (Italia). Restoration of the church of San Francesco in Fano (Italy) / Galli C. - In: LOGGIA. - ISSN 1136-758X. - STAMPA. - 26:(2013), pp. 74-99.
Restauración de la Iglesia de San Francisco en Fano (Italia). Restoration of the church of San Francesco in Fano (Italy)
GALLI, CLAUDIO
2013
Abstract
Il progetto di restauro ha seguito l’indirizzo conservativo, rifiutando “l’estetica del ripristino” della parte sommitale delle murature e del tetto, in quanto la chiesa segnata dal tempo trascorso ha assunto le vesti di rudere. La conseguente scelta di mantenimento dello stato attuale ha orientato il progetto di consolidamento verso l’uso di tecniche di intervento “nascoste”, non per celare il segno progettuale contemporaneo, a scapito della struttura materiale originaria, ma quale unica soluzione possibile per garantire la salvaguardia della parete esterna su vicolo Pandolfo Malatesta. In specie la parte medioevale della chiesa lungo vicolo Malatesta è stata connessa alle colonne neoclassiche realizzate all'inizio dell'ottocento al fine di evitare il progredire il fenomeno di pressoflessione che riguardava la parete medioevale. Il nuovo sistema costituito dalle colonne neoclassiche e dalla muratura medioevale è stato ancorato al terreno mediante cuciture spaziali che interessano l'intera sezione trasversale del sistema; le cuciture spaziali sono state ancorate mediante la realizzazione di micropali, superiormente sono stati realizzati cordoli metallici che hanno il compito di ricostruire la scatola muraria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.