Il diritto penale della modernità in questi ultimi due secoli si è mostrato attratto a due opposte istanze: come garantire, da un lato, i diritti dei cittadini di fronte al potere punitivo e come garantire, dall'altro lato, la sicurezza dei medesimi di fronte alla criminalità. Sicurezza e libertà sono quindi i poli di una tensione strutturale. Quindi nel diritto penale liberale del cittadino è sempre possibile individuare la presenza del nemico. Ma i fautori di un diritto penale ostile come Jakobs non parlano solo di "nemico nel diritto penale", ma di "diritto penale del nemico" e quindi non si limitano a denunciare le contraddizioni insite nella storia e nell'attualità del diritto penale liberale; al contrario, prescrittivamente teorizzano che il sistema della giustizia penale debba essere a più velocità, così che accanto ad un sistema penale delle garanzie siano legittimi altri sistemi di diritto penale contro coloro che non possono essere considerati come "persone" e che quindi debbono essere definiti come "nemici" in quanto socialmente pericolosi. Da questo assunto critico iniziale il saggio affronta poi distinti nodi tematici, tra i quali: il garantismo e la modernizzazione del diritto penale, i territori del diritto penale ostile, il dovere essere della guerra al delitto, la grammatica giuridica dell'inclusione e le politiche penali dell'esclusione, la guerra come delitto e la guerra al delitto.
Pavarini M. (2012). La giustizia penale ostile. OUTIS!, 2, 227-244.
La giustizia penale ostile
PAVARINI, MASSIMO
2012
Abstract
Il diritto penale della modernità in questi ultimi due secoli si è mostrato attratto a due opposte istanze: come garantire, da un lato, i diritti dei cittadini di fronte al potere punitivo e come garantire, dall'altro lato, la sicurezza dei medesimi di fronte alla criminalità. Sicurezza e libertà sono quindi i poli di una tensione strutturale. Quindi nel diritto penale liberale del cittadino è sempre possibile individuare la presenza del nemico. Ma i fautori di un diritto penale ostile come Jakobs non parlano solo di "nemico nel diritto penale", ma di "diritto penale del nemico" e quindi non si limitano a denunciare le contraddizioni insite nella storia e nell'attualità del diritto penale liberale; al contrario, prescrittivamente teorizzano che il sistema della giustizia penale debba essere a più velocità, così che accanto ad un sistema penale delle garanzie siano legittimi altri sistemi di diritto penale contro coloro che non possono essere considerati come "persone" e che quindi debbono essere definiti come "nemici" in quanto socialmente pericolosi. Da questo assunto critico iniziale il saggio affronta poi distinti nodi tematici, tra i quali: il garantismo e la modernizzazione del diritto penale, i territori del diritto penale ostile, il dovere essere della guerra al delitto, la grammatica giuridica dell'inclusione e le politiche penali dell'esclusione, la guerra come delitto e la guerra al delitto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.