La letteratura linguistica ha messo in luce che la lingua dei testi tradotti presenta una serie di caratteristiche peculiari legate al fenomeno dell’”interferenza linguistica” e riconducibili a una serie di “universali traduttivi”. L’effettiva presenza di peculiarità del cosiddetto “traduttese” è stata però verificata e approfondita solo saltuariamente attraverso sistematiche analisi quantitative di corpora testuali. Concentrandosi in particolare sull’italiano, l’intervento proposto indaga le peculiarità linguistiche dei testi tradotti nella prosa giornalistica. Per realizzare questo obiettivo, l’analisi si basa su un corpus appositamente costituito di testi giornalistici tradotti messo a confronto con un corpus paragonabile di testi giornalistici redatti direttamente in italiano. L’analisi è portata avanti secondo tecniche della linguistica dei corpora e attraverso appositi software di analisi testuale (in particolare Taltac2 e TreeTagger). I rilevamenti lessicometrici realizzati con questi strumenti informatici forniscono primi elementi di studio che consentono di far emergere usi lessicali tipici dell’italiano tradotto che vanno al di là degli specifici argomenti trattati. L’analisi del corpus non si limita agli aspetti lessicali, ma è tesa a cogliere i principali tratti morfosintattici e stilistici che caratterizzano l’italiano tradotto attraverso appositi strumenti linguistico-informatici e il confronto con altri corpora di riferimento dell’italiano contemporaneo. Il quadro d’insieme così delineato consente, sulla base di evidenze empiriche, di caratterizzare con maggiore precisione gli usi linguistici legati all’italiano tradotto nei vari livelli in cui si manifestano nella prosa giornalistica e di offrire nuovi spunti di ricerca.
S. Ondelli, M. Viale (2010). Evidenze quantitative sull'italiano tradotto in un corpus giornalistico. MILANO : LED.
Evidenze quantitative sull'italiano tradotto in un corpus giornalistico
VIALE, MATTEO
2010
Abstract
La letteratura linguistica ha messo in luce che la lingua dei testi tradotti presenta una serie di caratteristiche peculiari legate al fenomeno dell’”interferenza linguistica” e riconducibili a una serie di “universali traduttivi”. L’effettiva presenza di peculiarità del cosiddetto “traduttese” è stata però verificata e approfondita solo saltuariamente attraverso sistematiche analisi quantitative di corpora testuali. Concentrandosi in particolare sull’italiano, l’intervento proposto indaga le peculiarità linguistiche dei testi tradotti nella prosa giornalistica. Per realizzare questo obiettivo, l’analisi si basa su un corpus appositamente costituito di testi giornalistici tradotti messo a confronto con un corpus paragonabile di testi giornalistici redatti direttamente in italiano. L’analisi è portata avanti secondo tecniche della linguistica dei corpora e attraverso appositi software di analisi testuale (in particolare Taltac2 e TreeTagger). I rilevamenti lessicometrici realizzati con questi strumenti informatici forniscono primi elementi di studio che consentono di far emergere usi lessicali tipici dell’italiano tradotto che vanno al di là degli specifici argomenti trattati. L’analisi del corpus non si limita agli aspetti lessicali, ma è tesa a cogliere i principali tratti morfosintattici e stilistici che caratterizzano l’italiano tradotto attraverso appositi strumenti linguistico-informatici e il confronto con altri corpora di riferimento dell’italiano contemporaneo. Il quadro d’insieme così delineato consente, sulla base di evidenze empiriche, di caratterizzare con maggiore precisione gli usi linguistici legati all’italiano tradotto nei vari livelli in cui si manifestano nella prosa giornalistica e di offrire nuovi spunti di ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.