Introduzione. La steatosi epatica è una caratteristica comune nei pazienti dislipidemici in sovrappeso ed articoli di recente pubblicazione correlano questo stato ad un aumentato rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Alcuni dati preliminari mostrano inoltre miglioramenti della condizione epatica legati alla assunzione di berberina. Lo scopo del nostro studio era di valutare l’effetto del trattamento con berberina nei pazienti dislipidemici trattati con un nutraceutico ipolipemizzante standardizzato associato o meno a berberina. Materiali e metodi. 39 soggetti (19 M, 20 F; età media 60±11 anni) affetti da dislipidemia mista (LDL>130 mg/dl e TG>200 mg/dl) e steatosi epatica sono stati randomizzati per essere trattati o con un nutraceutico ipolipemizzante a base di monacus purpureus (3 mg monacolina) o con uno a base di monacus purpureus e berberina (Armolipid Plus®) per 8 settimane. L’effetto sul fegato veniva valutato sulla base del Liver Steatosis Index [8 x (GOT/GPT) + BMI (+2 se donna; + 2 se paziente con diabete mellito). Risultati. Tutti i pazienti hanno tollerato il trattamento e non sono stati osservati aumenti delle transaminasi. In entrambi i gruppi si è osservato un miglioramento della colesterolemia LDL (-22%) ma solo nei pazienti trattati con macacus + berberina si è potuto osservare anche una riduzione della trigliceridemia (-25%). Per quanto riguarda l’hepatic steatosis index, nei pazienti trattati solo con il monacus non si sono ottenuti miglioramenti (T0=36±2 vs. T8=35.5±1.4, p>0.05), mentre in quelli trattati con monacus più berberina questo miglioramento è significativo (T0=36.5±1.3, t=4.750, p<0.001). Discussione. Un trattamento con monacusce berberina di breve durata è stato ben tollerato dai pazienti affetti da dislipidemia mista e steatosi epatica, migliorando significativamente l’hepatic steatosis index.
Cicero A.F.G., Parini A., Ferroni A., De Sando V., Grandi e., Borghi C (2012). Miglioramento dell'hepatic steatosi index in pazienti dislipidemici ed in sovrappeso trattati con nutraceutici ipolipemizzanti. IPERTENSIONE E PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE, 19(3), 148-148.
Miglioramento dell'hepatic steatosi index in pazienti dislipidemici ed in sovrappeso trattati con nutraceutici ipolipemizzanti.
CICERO, ARRIGO FRANCESCO GIUSEPPE;GRANDI, ELISA;BORGHI, CLAUDIO
2012
Abstract
Introduzione. La steatosi epatica è una caratteristica comune nei pazienti dislipidemici in sovrappeso ed articoli di recente pubblicazione correlano questo stato ad un aumentato rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Alcuni dati preliminari mostrano inoltre miglioramenti della condizione epatica legati alla assunzione di berberina. Lo scopo del nostro studio era di valutare l’effetto del trattamento con berberina nei pazienti dislipidemici trattati con un nutraceutico ipolipemizzante standardizzato associato o meno a berberina. Materiali e metodi. 39 soggetti (19 M, 20 F; età media 60±11 anni) affetti da dislipidemia mista (LDL>130 mg/dl e TG>200 mg/dl) e steatosi epatica sono stati randomizzati per essere trattati o con un nutraceutico ipolipemizzante a base di monacus purpureus (3 mg monacolina) o con uno a base di monacus purpureus e berberina (Armolipid Plus®) per 8 settimane. L’effetto sul fegato veniva valutato sulla base del Liver Steatosis Index [8 x (GOT/GPT) + BMI (+2 se donna; + 2 se paziente con diabete mellito). Risultati. Tutti i pazienti hanno tollerato il trattamento e non sono stati osservati aumenti delle transaminasi. In entrambi i gruppi si è osservato un miglioramento della colesterolemia LDL (-22%) ma solo nei pazienti trattati con macacus + berberina si è potuto osservare anche una riduzione della trigliceridemia (-25%). Per quanto riguarda l’hepatic steatosis index, nei pazienti trattati solo con il monacus non si sono ottenuti miglioramenti (T0=36±2 vs. T8=35.5±1.4, p>0.05), mentre in quelli trattati con monacus più berberina questo miglioramento è significativo (T0=36.5±1.3, t=4.750, p<0.001). Discussione. Un trattamento con monacusce berberina di breve durata è stato ben tollerato dai pazienti affetti da dislipidemia mista e steatosi epatica, migliorando significativamente l’hepatic steatosis index.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.