Il saggio analizza le possibilità e potenzialità di un immaginario condiviso tra bambini e anziani alla luce delle costanti della letteratura per l'infanzia e, nello specifico, della narrazione orale. Vi si commentano le vicinanze tra infanzia e età estreme della vita con chiavi di lettura antropologiche e di derivazione storica e pedagogica: anziani e bambini condividono le due collocazioni al limite del ciclo esistenziale e la marginalità sociale, possono condividere tempi e spazi di narrazione, anche per la familiarità che vivono con il tempo atemporale del racconto. La dimensione finale della morte si collocata, simbolicamente, come un guado che la tradizione orale ha sempre considerato narrabile e superabile dal racconto.
M. Bernardi (2012). Mentori d’esperienza e nuovi arrivati: mutazioni nella complessità dei gesti narranti tra generazioni. PISA : edizioni ETS.
Mentori d’esperienza e nuovi arrivati: mutazioni nella complessità dei gesti narranti tra generazioni
BERNARDI, MILENA
2012
Abstract
Il saggio analizza le possibilità e potenzialità di un immaginario condiviso tra bambini e anziani alla luce delle costanti della letteratura per l'infanzia e, nello specifico, della narrazione orale. Vi si commentano le vicinanze tra infanzia e età estreme della vita con chiavi di lettura antropologiche e di derivazione storica e pedagogica: anziani e bambini condividono le due collocazioni al limite del ciclo esistenziale e la marginalità sociale, possono condividere tempi e spazi di narrazione, anche per la familiarità che vivono con il tempo atemporale del racconto. La dimensione finale della morte si collocata, simbolicamente, come un guado che la tradizione orale ha sempre considerato narrabile e superabile dal racconto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.