I tumori della testa e del collo (o tumori del distretto cervico-facciale) sono un gruppo eterogeneo di neoplasie accumunate dalla sede anatomica di insorgenza: cavità orale, rinofaringe, orofaringe, seni e cavità nasali. In oncologia umana l’istotipo più rappresentato è il carcinoma squamocellulare (SCC), che, fatta eccezione per i SCC poco differenziati, generalmente non pone particolari difficoltà diagnostiche; tuttavia, considerata anche l’estrema varietà di tessuti e organi presenti in queste sedi, le tipologie neoplastiche da porre in diagnosi differenziale sono molto numerose, ed è spesso necessario ricorrere alla valutazione di marker immunoistochimimici. In oncologia animale i tumori di testa e collo sono ugualmente assai frequenti, ma il SCC non è preponderante quanto nell’uomo, condividendo l’elevata frequenza con diversi altri istotipi (vedi al termine di questa relazione la classificazione secondo AFIP/WHO dei tumori della testa e del collo negli animali domestici). Di conseguenza, soprattutto nei tumori poco differenziati, può essere necessario, come nell’uomo, ricorrere all’immunoistochimica. Accanto ai marcatori immunoistochimici utili per la diagnosi, è inoltre possibile evidenziare con la stessa metodica marcatori correlati alla prognosi (es. Ki67) e alla risposta terapeutica (es. bersagli per terapie molecolari, quali i recettori tirosinchinasici).
Bettini G (2012). Ruolo dei marker istopatologici nei tumori di testa e collo del cane e del gatto. CREMONA : SIONCOV.
Ruolo dei marker istopatologici nei tumori di testa e collo del cane e del gatto
BETTINI, GIULIANO
2012
Abstract
I tumori della testa e del collo (o tumori del distretto cervico-facciale) sono un gruppo eterogeneo di neoplasie accumunate dalla sede anatomica di insorgenza: cavità orale, rinofaringe, orofaringe, seni e cavità nasali. In oncologia umana l’istotipo più rappresentato è il carcinoma squamocellulare (SCC), che, fatta eccezione per i SCC poco differenziati, generalmente non pone particolari difficoltà diagnostiche; tuttavia, considerata anche l’estrema varietà di tessuti e organi presenti in queste sedi, le tipologie neoplastiche da porre in diagnosi differenziale sono molto numerose, ed è spesso necessario ricorrere alla valutazione di marker immunoistochimimici. In oncologia animale i tumori di testa e collo sono ugualmente assai frequenti, ma il SCC non è preponderante quanto nell’uomo, condividendo l’elevata frequenza con diversi altri istotipi (vedi al termine di questa relazione la classificazione secondo AFIP/WHO dei tumori della testa e del collo negli animali domestici). Di conseguenza, soprattutto nei tumori poco differenziati, può essere necessario, come nell’uomo, ricorrere all’immunoistochimica. Accanto ai marcatori immunoistochimici utili per la diagnosi, è inoltre possibile evidenziare con la stessa metodica marcatori correlati alla prognosi (es. Ki67) e alla risposta terapeutica (es. bersagli per terapie molecolari, quali i recettori tirosinchinasici).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.