Obbiettivo. La inattività fisica è un ben noto fattore di rischio cardiovascolare. Lo scopo questo studio è quello di descrivere la relazione tra la attività fisica (AF) auto valutata durante il tempo libero e la mortalità per malattie cardiovascolari in 2936 soggetti della coorte del Brisighella Heart Study (BHS), uno studio epidemiologico prospettico di popolazione. Metodi. Il significato prognostico a lungo termine (1998-2000) della AF è stato determinato dopo aggiustamenti per età, sesso, abitudine al fumo, colesterolo LDL e storia di diabete mellito di tipo 2. Risultati. Al basale, 377 (25.3%) maschi e 496 (34.3%) femmine hanno riferito scarsa-nulla AF, mentre 1112 femmine (74.7%) e 951 maschi (65.7%) hanno riferito AF medio-intensa. In tutta la popolazione, la mortalità cardiovascolare era 3 volte superiore nei soggetti con scarsa-nulla AFrispetto a quelli con AF media-intensa (p=0001). Questi risultati sono stati confermati sia negli uomini (p=0.0001) che nelle donne (p=0.0028). Una distribuzione categoriale della popolazione per età ha mostrato un più alto rischio di morte cardiovascolare associato a scarsa-nulla AF solo nei soggetti di sesso maschile più giovani (p=0.0032). Conclusioni. Sulla base dei nostri dati la AF è inversamente proporzionale alla mortalità cardiovascolare in un campione della popolazione rurale del Mediterraneo con un più alto rischio negli uomini inattivi di età inferiore a 65 anni.
Rosticci M., Cicero A.F.G., D'Addato S., Veronesi M., Grandi E., Giovannini E., et al. (2012). L'attività fisica durante il tempo libero e la mortalità per malattie cardiovascolari: i dati del Brisighella Heart Study. IPERTENSIONE E PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE, 19(3), 120-120.
L'attività fisica durante il tempo libero e la mortalità per malattie cardiovascolari: i dati del Brisighella Heart Study.
CICERO, ARRIGO FRANCESCO GIUSEPPE;D'ADDATO, SERGIO;VERONESI, MADDALENA;GRANDI, ELISA;BORGHI, CLAUDIO
2012
Abstract
Obbiettivo. La inattività fisica è un ben noto fattore di rischio cardiovascolare. Lo scopo questo studio è quello di descrivere la relazione tra la attività fisica (AF) auto valutata durante il tempo libero e la mortalità per malattie cardiovascolari in 2936 soggetti della coorte del Brisighella Heart Study (BHS), uno studio epidemiologico prospettico di popolazione. Metodi. Il significato prognostico a lungo termine (1998-2000) della AF è stato determinato dopo aggiustamenti per età, sesso, abitudine al fumo, colesterolo LDL e storia di diabete mellito di tipo 2. Risultati. Al basale, 377 (25.3%) maschi e 496 (34.3%) femmine hanno riferito scarsa-nulla AF, mentre 1112 femmine (74.7%) e 951 maschi (65.7%) hanno riferito AF medio-intensa. In tutta la popolazione, la mortalità cardiovascolare era 3 volte superiore nei soggetti con scarsa-nulla AFrispetto a quelli con AF media-intensa (p=0001). Questi risultati sono stati confermati sia negli uomini (p=0.0001) che nelle donne (p=0.0028). Una distribuzione categoriale della popolazione per età ha mostrato un più alto rischio di morte cardiovascolare associato a scarsa-nulla AF solo nei soggetti di sesso maschile più giovani (p=0.0032). Conclusioni. Sulla base dei nostri dati la AF è inversamente proporzionale alla mortalità cardiovascolare in un campione della popolazione rurale del Mediterraneo con un più alto rischio negli uomini inattivi di età inferiore a 65 anni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.